Salvare il tribunale: l’imperativo di Alcamo, Calatafimi e Castellammare

ALCAMO. Si è tenuta ieri sera al Marconi la seduta aperta e congiunta del consiglio comunale di Alcamo per discutere della questione Tribunale. Erano presenti anche i consigli di Calatafimi-Segesta e Castellammare. Il fine ultimo era quello di votare una mozione congiunta da proporre al presidente del Tribunale di Trapani, dott. Roberto De Simone.

La decisione ultima, infatti, spetta unicamente al presidente del Tribunale di cui Alcamo risulta essere sede distaccata. Il Dott. De Simone, tuttavia, si è mostrato finora poco propenso a concedere la proroga che permetterebbe ad un bacino di 80mila cittadini di poter raggiungere Alcamo invece che Trapani. Non molti mesi fa il sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre, unitamente ad una delegazione di avvocati aveva portato un protocollo di intesa al presidente del Tribunale impegnando le amministrazioni a garantire per le spese di gestione. Non solo il protocollo non è mai stato firmato ma successivamente il presidente stesso avrebbe affermato di non avere alcun interesse a mantenere la sede distaccata di Alcamo.

Una delegazione, con la mozione approvata all’unanimità dai tre consigli, tornerà da De Simone a chiedere nuovamente e a gran voce di sentire la versione dei comuni interessati. I diversi interventi che si sono succeduti, di avvocati e consiglieri, non hanno fatto altro che sottolineare che il volume di procedure presenti ad Alcamo comporterebbe un rallentamento non indifferente a Trapani, essendo la sede distaccata in grado di avere in carico un numero di procedure paragonabile a quello di una sede provinciale.

Gli avvocati intervenuti,  Salato, Cassarà, Coppola e Alessandra, e i consiglieri, Ruisi, Cusenza e Portuesi, non hanno fatto altro che sottolineare l’importanza di mantenere questo presidio di legalità in una terra come Alcamo, dove la criminalità organizzata ha ricominciato a farsi sentire. Sarebbe imprudente da parte dello stato abbandonare tale presidio di legalità dando un forte segno di allontanamento dalla cittadinanza. Inoltre, anche se la legge prevede una riduzione delle sedi per conseguente riduzione della spesa non ha senso privare un bacino così grande di cittadini di un servizio così importante come il Tribunale, e pertanto si è fatta presente l’importanza di valutare il caso anche da questo punto di vista. La sede del tribunale è, inoltre, di proprietà del comune di Alcamo che per essa garantisce e permette dunque al presidente di agire secondo la legge stessa che ne voleva la soppressione garantendo una proroga.

Adesso la decisione spetta al presidente del tribunale di Trapani da cui si recheranno i tre sindaci e sei consiglieri in rappresenza delle tre cittadine, accompagnati dal comitato spontaneo di avvocati costituitosi in questi mesi in difesa della sede alcamese.

Lo stesso comitato darà avvio ad altre iniziative, come quella della raccolta firme giunta a quota 3mila, per sensibilizzare cittadini e istituzioni di fronte al problema.

La data prevista per la chiusura del tribunale è fissata per giorno 13 settembre di questo anno.



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Simona De Simone
Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.