Malumori nella maggioranza. Quali scenari possibili?

C’era chi l’auspicava, ma c’era anche chi sperava in qualcosa di più. Ma è crisi di maggioranza?

ALCAMO. Dopo varie prove di compattezza, i 5 Stelle di Alcamo, sembrano affrontare una spaccatura interna al proprio gruppo consiliare e non solo, perché si sa che le prese di posizione in seno al Consiglio rappresentano malumori o benevolenze da parte del proprio elettorato e non. Oggetto della diatriba la pista ciclabile, che ha visto un gruppo di 4 consiglieri 5 Stelle (Barone, Puma, Asta e Grillo), esprimere le proprie perplessità e critiche con un documento. C’è stato anche l’appoggio di altri consiglieri, come Cusumano, anche se non ha condiviso il “mezzo”.

Una crisi? Chissà, ma di sicuro un segnale, che farà affrontare alla giunta Surdi e in primis al Sindaco una prima gatta da pelare prettamente interna alla maggioranza, una questione politica di un certo spessore. I malumori erano nell’aria, infatti già da tempo si vociferava di Consiglieri di maggioranza scontenti, ma all’atto delle votazioni, ciò non era riscontrabile. Un evento che pone l’attenzione non più allo scontro tra maggioranza e opposizione, ma su quello interno, poi c’è da sottolineare che essendo i numeri impietosi, cioé maggioranza 14 e minoranza 10, questa minoranza, per di più non proprio unita e considerata da alcuni troppo moderata, non può certo far la “rivoluzione”.

L’analisi però non può fermarsi a ciò che appare, ma deve anche portare a delle ipotesi, perché non sempre quel che si vede è vero, perché la politica è fatta anche di tattiche, di cui fanno parte le liti, quindi c’è chi ipotizza la creazione di un’opposizione interna per toglier spazio, quindi visibilità alla opposizione reale, o il tutto servirebbe per coprire qualche errore. Un’altra ipotesi è quella che vede il Movimento 5 Stelle dirigersi verso una struttura più partitica e superare la “purezza estrema”, che ha portato in certi casi a non rendere facile l’avvicinarsi di personalità che magari dissentono dal Movimento in alcuni punti, ma vedono lo stesso come “casa propria”. Che una frangia interna stia dando segnali per rinnovare le regole e trasformare il Movimento in qualcosa di più strutturato?

Tante le ipotesi che sono possibili, ma non infinite, quindi staremo a vedere come si evolve il tutto, di sicuro però il dibattito politico, se per poco e per un po’ non si sa, sarà incentrato sulla bravura politica del mediare tra le diverse anime presenti all’interno della propria “casa politica”, che alla fine rappresentano le diverse sensibilità presenti anche tra i cittadini che hanno votato 5 Stelle.

Una chiave di lettura, per alcuni, è il post pubblicato dal Sindaco in un social dove si dice propenso al dialogo: “Tutte le critiche, se sincere e costruttive, possono portare a miglioramenti. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di puntare con forza sulla mobilità alternativa alle auto.

Confido pertanto che sulla pista, sui parcheggi a pagamento, sulla viabilità in generale possano arrivare in tutte le sedi proposte e suggerimenti in grado di migliorare quanto fatto e programmare nuovi interventi”.

Una reazione per spegnere la polemica? Per bloccare il consenso verso i critici? C’è addirittura chi pensa che sia stato tutto organizzato per uscire dal “problema” pista ciclabile, quindi un’ammissione indiretta dell’errore e di conseguenza non dover ritornare sui propri passi in maniera più “plateale” e soggetta a critiche ben più aspre.

Dal punto di vista della vivacità politica, questo evento ha svegliato un po’ tutti da un “torpore” dato dai numeri in Consiglio e da discussioni interpretate, a tratti esageratamente e impietosamente, come “solita politica”.

Ecco il documento presentato dai 4 Consiglieri 5 Stelle Barone, Puma, Asta e Grillo

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Eros Bonomo
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.