Sicilia, Covid: ricalcolo contagi frena discesa

Dal monitoraggio Gimbe +3,7% nuovi casi la scorsa settimana

PALERMO. I contagi da Covid sono in calo in tutte le regioni italiane, tranne che in Sardegna, Calabria e Sicilia, anche se quest’ultima, come rileva la Fondazione Gimbe, risente del ricalcolo effettuato nella settimana che va dal 2 all’8 febbraio.

I casi attualmente positivi per 100.000 abitanti peggiorano: 5.698 e i nuovi casi salgono del 3,7% rispetto alla settimana precedente, anche se oggi si registra un decremento di 845 unità.

Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (36,3%), In terapia intensiva sono il 14,5% quelli occupati da pazienti Covid-19.

Passando alla giornata odierna, sono 7.194 i nuovi casi, a fronte di 47.519 tamponi con un tasso di positività in crescita dell’1% rispetto a ieri e che si attesta al 15,1% (375 casi si riferiscono a giorni precedenti). Sul fronte ospedaliero sono 1.471 ricoverati, con 13 casi in meno rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 115, lo stesso dato di ieri.

Nell’Isola la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale (sempre secondo i dati Gimbe) è pari 76,3% (media Italia 82%) a cui aggiungere un ulteriore 4,8% (3,4% la media nazionale) solo con prima dose. Il tasso di copertura con terza dose è del 77,5% (83,5%). Il target 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari 14,7% (20,7%) a cui aggiungere un ulteriore 13% (14,2%) solo con prima dose. Ben altre percentuali per quanto riguarda la scuola, con personale docente e Ata che in Sicilia registra il 99% di copertura vaccinale con almeno una dose, secondo quanto ha reso noto l’assessorato regionale all’Istruzione.

Intanto, la cronaca registra la morte di due persone, padre e figlia, deceduti a Scicli a poche ore di distanza. Ieri, l’anziano, colpito da malore dopo il ricovero della figlia e contagiato dal Covid, ha cessato di vivere all’ospedale Maggiore di Modica. Poche ore dopo la figlia di 52 anni. La donna si era vaccinata con la prima dose solo recentissimamente perché soffriva di una malattia che aveva ritardato l’immunizzazione. Era ricoverata al Giovanni Paolo II di Ragusa. Lascia il marito e due figli.

Fonte: ANSA.

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