
Nello specifico viene richiesto un’abbassamento “per un importo pari a quello ricavato negli anni scorsi con i ritocchi al rialzo delle stesse (che l’Amministrazione ha operato proprio per compensare gli effetti sul Bilancio comunale della famosa sanzione ricevuta per lo sforamento del patto di stabilità)”.
“Questa somma che ora il Comune si trova nel suo Bilancio – si legge in una nota – è frutto di un grave esborso richiesto ai cittadini e alla imprese proprietari di immobili ed è assolutamente doveroso in sé che essa venga ridestinata a loro favore, nella misura in cui ciascuno vi ha contribuito, e non utilizzata invece per altri capitoli di spesa.”
“Inoltre, MODi ritiene che non sia eticamente sopportabile che l’Amministrazione rimpingui con i soldi dei già tartassati cittadini le Casse comunali mentre queste vengono sistematicamente svuotate dagli altissimi costi della politica (il Consiglio comunale ci è costato nel 2013 ben € 537.030,01) da una enorme spesa per il ridondante numero di impiegati, da discutibili premi di produzione del personale e dei dirigenti, da evitabili spese fuori bilancio per cause intentante dai privati contro il Comune per danni subiti dalla cattiva manutenzione delle strade comunali, ecc. o da mancati introiti per il Comune, come quello dovuto all’incapacità di saper valorizzare come dovuto i prodotti della raccolta differenziata.”
“MODi chiede al Comune – si conclude – un atto di giustizia fiscale per chi è stato gravato da imposizioni straordinarie e non sopportabili in questo momento di crisi, mentre contemporaneamente la politica, ad eccezione di piccoli e limitati segnali recenti provenienti da una parte di essa, continua allegramente ed immoralmente ad autofinanziarsi con i soldi dei contribuenti.”