“Buono Libri”, interviene il Consigliere alcamese del PD Giacomo Sucameli

“Nell’ultimo consiglio comunale di Alcamo, avvenuto in seduta ordinaria l’11/07/2017 alle ore 19,00,  abbiamo discusso  sulla mozione di indirizzo sul Buono-Libri. Quest’ultima ha acceso un vivo dibattito all’interno dell’aula consiliare, visti gli irrisori “tetti massimi” previsti dal comune per accedere ad un diritto inalienabile quale il diritto allo studio.

Inizia così un comunicato del  Consigliere Comunale del PD alcamese, il riferimento è al “caso Buono Libri”, che tante discussioni ha provocato.

Il comunicato continua: “Vorrei ricordare che l‘avviso pubblico reso noto mediante comunicato stampa dallo stesso comune di Alcamo, informava che beneficiari del buono potessero essere le sole famiglie ed alunni delle scuole secondarie di primo grado, statali e paritarie – presenti sia nel territorio che in altri comuni  in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) pari o inferire a €8000,00.

Cifra decisamente discutibile, oserei dire, dalla cui scrematura ne sarebbero rimaste fuori innumerevoli famiglie dalle sfavorevoli condizioni economiche”.

Da qui “l’esigenza di sollevare la questione degli 8.000€ – sempre Sucameli – ritenendo opportuno e doveroso schierarmi dalla parte dei cittadini.Reputo ingiusto – consapevole dei disagi economici vissuti da molte famiglie del nostro territorio – mozzare le gambe a chi potrebbe beneficiare di un’agevolazione simile, che seppure minima, di certo, aiuta.

Sono così orgoglioso di comunicare che la diatriba sull’innalzamento della soglia minima prevista dal comune per l’accesso al buono, è riuscita ad innalzare il margine del reddito familiare precedentemente concordato; una piccola grande vittoria per i nostri 13 si su 17 consiglieri, per una cifra pari o inferiore a € 15.000.

Inoltre, sottolineo, che nonostante il buono da erogare ai soggetti designati dal bando è rimasto pari a €61,97 per gli alunni frequentanti la prima classe e a €41,32 per gli alunni frequentanti le seconde e le terze classi, un’altra fetta di popolazione ha evitato d’essere intaccata su uno dei principi più importanti che ad oggi contraddistingue la nostra società; a vincere sono stati i bambini e con essi, l’importanza di educarli correttamente all’interno del mondo scolastico”.

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