Castellammare, Piazza Petrolo tra ringhiere pericolose (non segnalate) e vandalismo. Senia: “A breve interventi”

Ringhiere pericolose non segnalate e il degrado della parte inferiore, tra vandali e incuria: Piazza Petrolo necessita di interventi di manutenzione urgenti, l’Assessore Senia è pronto ad intervenire per garantire la sicurezza dei cittadini: “ditta già incaricata. Daremo priorità alla Piazza”. Ma quelle “casette” in legno sono (ancora) un brutto biglietto da visita per i turisti. FOTO

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Rischio di crollo per una parte della ringhiera di Piazza Petrolo nella zona denominata “Timpa”. Una grossa porzione di ringhiera, lunga diversi metri, da mesi si trova in uno stato di evidente pericolo per i cittadini che si affacciano per ammirare il mare antistante il Castello. La segnalazione giunta in redazione è di alcuni cittadini che percorrono quotidianamente la strada che da Piazza Petrolo conduce a Piazza Castello e alla Cala Marina.

Un pericolo “da segnalare”

Molte porzioni della ringhiera risultano staccate e spostate di diversi centimetri dalla sede originale (come documentato dalle foto). Il pericolo per la cittadinanza è evidente, ma ad oggi, non è stata ancora predisposta nessuna limitazione al passaggio pedonale in direzione della ringhiera pericolosa: nessuna transenna o nastro per delimitare l’area interessata dal movimento franoso. La causa dello spostamento della ringhiera sembrerebbe causata dal movimento di parte della pavimentazione pedonale del belvedere che si affaccia sul mare, causato, con molta probabilità, dalle radici di un fico cresciuto nel corso degli anni proprio sul parapetto del belvedere di Piazza Petrolo. In merito abbiamo raggiungo l’Assessore con delega alla manutenzione, alla Polizia Municipale, alla Protezione Civile e al Verde Pubblico, Antonino Senia che si è immediatamente attivato con un sopralluogo. L’assessore, tramite la Polizia Municipale, sta già predisponendo l’intervento per segnalare il pericolo con delle transenne. “L’area interessata è già stata oggetto di alcuni sopralluoghi nei mesi scorsi, ma dall’ultimo, effettuato questa mattina, si evince chiaramente che la situazione è peggiorata e la ringhiera necessita di un intervento immediato e urgente. Già nelle prossime ore – dichiara l’Assessore Senia ad Alqamah.it – provvederemo a limitare la zona di passaggio segnalando il pericolo”.

“Ditta già incaricata, partono i lavori di manutenzione”

La ditta che si occuperà della manutenzione di strade e zone delle città in stato di degrado e abbandono è già stata incaricata e pronta a iniziare i lavori. “La ditta già lunedì inizierà a lavorare. Data l’urgenza – ha affermato l’Assessore Senia ad Alqamah.it – provvederemo ad iniziare proprio da quel tratto di Piazza Petrolo per poi proseguire con le altre ringhiere cittadine che necessitano di interventi: in zona Villa Filippazzo, quartiere Petrazzi e in zona Canale Vecchio in particolare”.

La ditta che si è aggiudicata l’appalto, il “Gruppo Venere” di Vallelunga Pratameno (Caltanissetta) effettuerà interventi di manutenzione straordinaria per un importo di oltre 500 mila euro.

Nello specifico verranno effettuati interventi: nel quartiere Filippazzo, quartiere Petrazzi, quartiere compreso tra le vie Roma, Francesco Crispi, corso Garibaldi e via XX Settembre; quartiere compreso tra le vie Francesco Crispi, corso Garibaldi, via Trento, piazza Matteotti, via Segesta; quartiere compreso tra il corso Garibaldi e le vie Bologna e Marconi; quartiere Petrolo; quartiere compreso tra le vie Segesta, Leonardo Da Vinci, via Umberto e via Francesco Crispi.

“È necessario – hanno affermato nei giorni scorsi il Sindaco Rizzo e l’Assessore Senia – eseguire i lavori in più quartieri per garantire la sicurezza viaria e l’incolumità dei cittadini. Per questo abbiamo impegnato la somma di 550 mila euro nel piano triennale delle opere pubbliche in aggiunta a circa 200 mila euro di somme a disposizione e quindi aggiudicato i lavori che sono adesso in avvio”.

La parte inferiore tra degrado e vandalismo

In Piazza Petrolo non c’è soltanto la ringhiera pericolosa. Il degrado e l’incuria hanno reso la terrazza del primo piano un pugno nell’occhio per visitatori e turisti. Sul posto infatti ci sono delle strutture in legno, utilizzate in passato da parte di privati per un locale, oggi distrutte e in stato di totale abbandono. Le piccole strutture in legno negli anni sono state oggetto di attacchi vandalici tanto da rappresentare, oltre che un danno di immagine, anche un danno ambientale per il Comune. Infatti molte parti della struttura sono finite sulla spiaggia sottostante o peggio in mare. I vandali infatti hanno letteralmente devastato tutto saccheggiando ogni parte. Recentemente ignoti hanno lanciato dal piano superiore una grossa fioriera in cemento sfondando il tetto. Una situazione di degrado e abbandono che si protrae da parecchi anni e che merita particolare attenzione da parte del Comune. In merito l’Assessore Senia, ricevuta la segnalazione in merito, ha subito messo in evidenza l’interesse da parte dell’Amministrazione nel risolvere al più presto questa situazione di degrado che non solo deturpa la bellezza dei luoghi, ma soprattutto rappresenta un grave danno ambientale. “Ci stiamo già attivando per cercare di risolvere questa situazione e ripristinare lo stato dei luoghi. La Piazza Petrolo – ha sottolineato L’Assessore Senia ad Alqamah.it – deve essere valorizzata. Per questo abbiamo anche intrapreso alcuni interventi di cura del verde pubblico e di manutenzione straordinaria della Piazza e di altre zone della città”.

AGGIORNAMENTO

Nel primo pomeriggio di oggi gli agenti della Polizia Municipale hanno provveduto a delimitare l’area interessata segnalando il pericolo. Già la prossima settimana dovrebbero partire i lavori di manutenzione.

 

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteIn fiamme due automobili a Comiso, soccorsi abitanti palazzo
Articolo successivoMafia, strage di via Palestro a Milano: indagata una donna
Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.