Sicilia “zona rossa”, deputati PD: “Musumeci ha portato l’isola al lockdown, si dimetta da commissario Covid”

Lupo e Dipasquale criticano screening su docenti ed alunni: “Deciso all’ultimo momento, ennesimo pasticcio del governo Musumeci”

PALERMO. “La Sicilia diventa ‘zona rossa’: è il fallimento del commissario Covid Nello Musumeci che con alcune recenti dichiarazioni ha provato ad anticipare la scelta del governo nazionale, nel goffo tentativo di ‘mettere le mani avanti per non cadere all’indietro’. Musumeci ha portato la Sicilia al lockdown: si dimetta da commissario Covid”. Lo dicono il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo ed i componenti della commissione Sanità Antonello Cracolici e Giuseppe Arancio.

“Invece di ascoltare le proposte del PD all’Ars, come quelle sull’esigenza di triplicare il numero di tamponi effettuati e di aumentare il numero dei mezzi pubblici di trasporto – proseguono Lupo, Cracolici ed Arancio – Musumeci ha fatto orecchie da mercante. E è bene ricordare che stiamo parlando dello stesso Musumeci che appena qualche settimana fa ha contestato la ‘zona arancione’, dimostrando di non avere il senso della tragica realtà che vive la Sicilia, soprattutto per la sua incapacità nel contrastare l’epidemia”.

Lupo e Dipasquale: screening docenti ed alunni deciso all’ultimo momento, ennesimo pasticcio del governo Musumeci

“In previsione della possibile riapertura degli istituti scolastici fissata il 18 gennaio il Dipartimento regionale per le attività sanitarie ha inviato, il 13 gennaio, una nota agli enti ed alle strutture interessate chiedendo di effettuare attività di screening a favore degli alunni e dei docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado in soli tre giorni, dal 14 al 17 gennaio. Perché questa azione è stata decisa con tanto ritardo, ed avviata solo all’ultimo momento? Perché non è stato dato il giusto peso alle iniziative parlamentari con le quali avevamo segnalato questa situazione per tempo?”.  Lo dicono il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo ed il parlamentare regionale Nello Dipasquale componente della commissione Cultura e Formazione, che sulla vicenda hanno presentato una interpellanza all’Ars firmata anche dagli altri deputati del gruppo PD.

“Siamo di fronte all’ennesimo pasticcio nella gestione dell’emergenza Covid in Sicilia targata Musumeci-Razza, in questo caso con responsabilità anche da parte dell’assessore all’Istruzione Lagalla – aggiungono Lupo e Dipasquale – si va avanti all’insegna dell’improvvisazione anche in un settore come quello scolastico già messo a dura prova dall’emergenza Covid”.

Nell’interpellanza gli esponenti del PD chiedono di sapere:

– se non si ritenga la nota sopracitata tardiva, sebbene gli interroganti ne abbiano sollecitato anzitempo la necessità, e se non si ravvisi realisticamente l’inefficacia relativamente all’obiettivo di determinare, così come stabilito per il 18 gennaio, uno screening dettagliato e funzionale alla ripresa in tempo utile delle attività didattiche in presenza delle scuole primarie e secondarie di primo grado;

– quali ragioni hanno impedito all’assessore all’Istruzione di confrontarsi operativamente nel merito delle questioni sin qui sollevate nella V Commissione legislativa Cultura e Formazione allo scopo di rendere più funzionali e partecipate le scelte da adottare;

– se e quali iniziative urgenti si intendono adottare per garantire in misura adeguata personale sanitario all’interno degli istituti per una veloce effettuazione dei tamponi senza incorrere in situazioni di rischio per il contagio e se non ritenga necessario a tal fine predisporre l’assistenza diretta e dedicata dalle Usca.

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