Il Giro d’Italia, la cultura dello sport

Il Giro d’Italia, lo sport che fa cultura ed è occasione per il territorio

Una manifestazione ciclistica? No il Giro d’Italia è molto di più. Canzoni e opere letterarie ne fanno un simbolo per l’Italia e la sua unità, perché vette da scalare con il sudore del sacrificio per poi vincere la volata sembrano proprio rappresentare l’anima italiana, specialmente quella del dopoguerra. Una corsa storica che affascina i ciclisti che agognano la Rosa, cioé la maglia di chi è primo in classifica durante le tappe, ma che poi verrà indossata definitivamente dal vincitore del Giro d’Italia.

“La corsa rosa” nasce in un periodo in cui la penisola sembrava disunita, ma anche attraverso essa si riscopriva l’unità: molteplici i territori che toccava, con le loro diversità, ma con un unicum, cioé il volto sofferente del ciclista e la stessa espressione da Sud a Nord dei volti degli appassionati e dei tifosi, in questo l’Italia poteva vedere la stessa anima e la stessa mentalità, fatta di cultura del lavoro e sacrificio per raggiungere il traguardo.

A rappresentare questa unità anche i grandi campioni italiani e di altre nazioni che hanno partecipato e partecipano al Giro d’Italia, quindi come non ricordare un campione italiano e la sua famosa scalata sotto il vento e la pioggia, era un ragazzo esile, ma sostenuto dalla grande forza di volontà e dal gruppo, ecco l’italiano vero, il suo nome è Marco Pantani, che purtroppo non è più tra di noi, ma che ancora oggi ci ricorda che possiamo essere grandi. La sua figura ricorda la canzone di Paolo Conte “Bartali” e in particolare un passaggio di questa “e i francesi che si incazzano”, ecco Marco ha fatto incazzare francesi, spagnoli e tanti altri di ogni nazionalità, è stato simbolo dell’Italia che ce la fa con la sola forza di volontà, che da una marcia in più.

Marco Pantani, Argentin, Moser, Gimondi, Bartali, Coppi e molti altri campioni italiani di sicuro daranno una marcia in più quest’anno, perché il Giro deve fare i conti con la pandemia da Covid-19, così può dare un’altra prova di essere una manifestazione di grande spessore, con la voglia dei suoi protagonisti, una spinta per vincere ancora una volta. Italia unita si, ma Giro d’Italia significa il mondo unito.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteGiro d’Italia, da Alcamo il via alla seconda tappa
Articolo successivoLa “Corsa Rosa” è unica anche grazie al sacrificio dei lavoratori VIDEO
Eros Bonomo
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.