Quell’odio che fa male e parla alla pancia delle persone

La convinzione che odiare il prossimo ci possa far stare meglio è solo una grande e “meschina” illusione. Se solo ci rendessimo conto, per un solo minuto, dell’ipocrisia di certi slogan “elettorali” rivolti alla pancia delle persone proveremmo solamente una grande tristezza. Eppure, sebbene non si trovino delle ragioni nell’odio, queste sembrano andare per la maggiore nei sondaggi politici e nelle fortune elettorali di certi partiti.

A dimostrarci questo, oltre ai continui slogan del senatore Matteo Salvini & co, è arrivata anche un’ ordinanza fuorilegge, firmata questa notte dal Governatore Sebastiano “Nello” Musumeci, in cui si ordina di cacciare fuori dall’isola i migranti entro 24 ore. La motivazione, a detta del Presidente, riguarda l’impossibilità di garantire, solo per i migranti naturalmente, le misure sanitarie di prevenzione. E poi che importa se questa ordinanza è illegittima e non ha efficacia, serve solo a fare propaganda. Aumentano i contagi, aumentano le paure e aumentano gli “slogan populisti”.

Tra l’altro ai fini della propaganda non serve ricordare che i maggiori contagi e assembramenti sono attribuibili alla movida siciliana o ai tanti turisti presenti nella stagione estiva. Basta semplicemente sostenere che la colpa di tutte le disgrazie sono loro: i temibili migranti. Perché diciamocelo chiaro è più facile scaricare le proprie responsabilità nei confronti degli ultimi, dei poveri, di quelli che cercano una vita migliore e sono disposti a tutto per questo, persino morire. Prendersela con qualcuno, specie se debole, ci fa stare meglio!

La memoria corta, in questo contesto, è spesso il miglior alleato. I siciliani hanno già dimenticato che pochi mesi fa, in piena emergenza Covid-19, è stato arrestato per tangenti e appalti l’uomo a capo dell’emergenza in Sicilia, Antonio Candela, nominato dallo stesso Musumeci e del direttore dell’Asp Trapani, Fabio Damiani. Forse quelle risorse sottratte alla sanità pubblica (come tanti altri casi per la verità) potevano essere utili per garantire la sicurezza sanitaria, ma ormai è acqua passata. Sono passati ben tre mesi.

Ad ogni modo, i siciliani possono stare tranquilli, sta per scadere l’ultimatum per i migranti. Tra poche ore la Sicilia risolverà tutti i suoi problemi.

E mi raccomando se qualcuno vi avverte che state sbagliando, che state tirando fuori il peggio di voi stessi, rispondente con gli slogan che vi hanno impresso nelle menti:  “c’è un’invasione”, “portateli a casa vostra”, “buonisti”, “sinistronzi”, “pidioti” e tanto altro. Vedrete vi sentirete meglio!

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Marcello Contento
Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.