“Non c’è nulla da discutere”

Operazione Aegades: i capigruppo del Consiglio comunale di Favignana dicono di no alla convocazione di una seduta straordinaria del consesso civico. “Le Egadi non meritano questi politici” secca la risposta dell’ex sindaco Lucio Antinoro

Sembrava un passaggio obbligato, quasi un atto dovuto, non tanto alla parte politica che lo aveva chiesto ma alla comunità delle Egadi che è uscita certamente frastornata dagli arresti, anche del suo sindaco Giuseppe Pagoto, avvenuti la scorsa settimana. Lucio Antinoro, ex sindaco di Favignana, battuto alle ultime elezioni amministrative da Pagoto, che fu suo vice sindaco, leader del movimento politico civico “Egadi insieme”, aveva chiesto al presidente del Consiglio comunale la convocazione di una seduta straordinaria ed aperta proprio per dibattere della vicenda giudiziaria e politica insieme, considerato che l’operazione Aegades ha intanto provocato l’azzeramento della Giunta e come nodi al pettine sono arrivate delle scelte politiche contestate, come la gestione dell’Area Marina Protetta, e che si è scoperto essere state forse anche frutto di quella stessa gestione illecita oggetto dell’indagine giudiziaria. “Insomma di cose da discutere, per aggiustarle ce ne sono parecchie – dice Antinoro – ma basito ho letto una nota del presidente del Consiglio comunale Ignazio Galuppo con la quale mi si comunica che non ci sarà alcuna seduta straordinaria”. Il Consiglio comunale infatti si riunirà il prossimo 30 luglio, una seduta di ordinaria amministrazione, presa d’atto delle dimissioni del sindaco Pagoto, predisposizione atti propedeutici alla definizione dello strumento finanziario di previsione. E basta. “A differenza di altri Comuni – prosegue Antinoro – dove dinanzi a vicende giudiziarie si sono svolte sedute straordinarie, a Favignana si è scelta la strada del silenzio, la politica ha deciso di scegliere la strada del silenzio. E quello che colpisce che a condividere questa scelta è stata la maggioranza quanto la minoranza, la volontà è chiara mettere la polvere sotto al tappeto, far finta – aggiunge Antinoro – che è possibile continuare a governare l’arcipelago come se nulla fosse accaduto. Questa politica ne sono certo non appartiene alla cittadinanza delle Egadi che invece vuole discutere, vuol sapere, vuol conoscere. Troveremo – conclude Antinoro – una via per portare noi il dibattito fra la gente. Niente processi di piazza si badi bene ma in piazza porteremo la politica, quella buona che vuol riprendersi ciò che la cattiva ha tolto. E siamo certi che su questa via incontreremo cittadini di tutte le convinzioni politiche, maggioranza e minoranza consiliare presenti oggi in Consiglio comunale giorno dopo giorno perdono pezzi di consenso e in balia del mare agitato ognuno cerca di tenersi stretto la propria poltrona”. Lo abbiamo già scritto in altre occasioni, ma quanto deciso dai capigruppo consiliari a Favignana, col consenso del presidente Galuppo, è la prova che in questa terra c’è chi pensa di difendersi usando la via del silenzio. Questa strada non premia, serve solo a chi ha qualcosa da coprire, da nascondere. Galuppo dal canto suo pare non sia stato del tutto convinto di respingere la richiesta di Egadi insieme. “Il presidente del Consiglio comunale – ribatte Antinoro – ha una autonomia di valutazione che avrebbe potuto pure non tenere conto del volere dei capigruppo, chi oggi siede in Consiglio comunale ha tanto da farsi perdonare”. “In passato – sottolinea Antinoro – le sedute straordinarie e aperte ai cittadini sono state convocate, ricordo la vicenda tonnara, da ultimo oggetto è stata un’altra indagine giudiziaria quella dell’operazione antimafia Scrigno, adesso una decisione in netta controtendenza, non so se mai qualcuno ce ne verrà a spiegare le ragioni, ma qualunque esse siano sappiamo che mai potremmo condividerle”. Favignana, Levanzo e Marettimo sono oggi alle prese con una stagione estiva che rischia di finire prima ancora di cominciare, i segnali di crisi nell’approvvigionamento idrico (peraltro oggetto dell’indagine Aegades) sono stati la prima avvisaglia, altri se ne possono aggiungere, come per esempio la gestione dei rifiuti, il controllo del territorio – il comando della Polizia Municipale è di fatto monco dopo l’arresto del comandante Oliveri – la stessa gestione dell’Area Marina Protetta, la più grande d’Europa, è fortemente messa in discussione, è vero ci sono volontari e sensibilità in gioco, ma non sembrano essere cosa sufficiente per far funzionare le cose. Arriverà un commissario certamente nominato dalla Regione per sostituire sindaco e Giunta, ma immaginate cosa possa fare la migliore delle gestioni commissariali, sempre che il Governo regionale scelga davvero il migliore commissario. Ieri a margine della sua comparsa dinanzi al gip per l’interrogatorio di garanzia, l’oramai ex sindaco Pagoto ha mandato un messaggio alla comunità, spiegando che le sue dimissioni aprono una sola via, quella delle elezioni amministrative anticipate. La scelta odierna del no alla seduta straordinaria sembra essere in linea con questo invito, nessuna concessione elettorale a chi invece si prepara ad una evenatule rivincita. Scenari futuri? Quello che a Favignana maggioranza e minoranza possano concorrere assieme al prossimo turno elettorale. “Loro sono dalla parte di chi non vogliono che la politica riprenda il suo giusto ruolo” stigmatizza Antinoro. Impossibile dargli torto. Impossibile non vedere che anche in altri Comuni sta avvenendo la stessa cosa.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.