La Senatrice Segre cittadina di Castellammare del Golfo tra gli applausi: “L’odio non ha futuro”

Votata all’unanimità tra gli applausi la proposta dell’Amministrazione in sostegno della Senatrice Liliana Segre: “Un riconoscimento che estendiamo a tutti quelli che hanno perso la vita durante l’Olocausto.”

CASTELLAMMARE DEL GOLFO.  Il consiglio comunale di Castellammare del Golfo ha deciso all’unanimità di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. La proposta, avanzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Rizzo, è stata accolta con un applauso da parte di tutto il consiglio e dai cittadini presenti in aula. Così la città di Castellammare del Golfo si aggiunge alle altre 14 città della Provincia che hanno approvato econferito la cittadinanza onoraria alla Senatrice oggetto di odio e minacce sul web nei mesi scorsi.

La carica dei 20 Comuni del trapanese

Dopo le minacce ricevute dalla Segre, nelle scorse settimane sono stati oltre 20 i comuni che hanno deciso di conferire la cittadinanza onoraria, aderendo all’appello lanciato dall’Associazione trapanese “Punto Dritto”. All’appello la Senatrice aveva risposto con una lettere di ringraziamento: Si tratta di un periodo difficile per la nostra democrazia, per la nostra società civile, per il clima che si respira e per i pericoli che incombono. Personalmente farò sempre il mio dovere di cittadina, di senatrice, di testimone, ma la solidarietà di uomini, donne, istituzioni è indispensabile, perché indice prezioso di un tessuto morale e civile del Paese per fortuna ancora integro. Democratico, costituzionale, antifascista. Grazie di nuovo per il vostro sostegno e per tutto quanto fate per rendere sempre migliore la nostra vita civile”.

Anche a Castellammare l’odio non ha futuro

A sostegno della Senatrice Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz, nei giorni scorsi a Milano anche una manifestazione a cui hanno partecipato tantissimi sindaci provenienti da tutta Italia, da desta a sinistra in sostegno della Senatrice. “Oltre seicento sindaci sono arrivati da tutta Italia a Milano per dire no all’odio, al razzismo, all’intolleranza ma soprattutto per testimoniare la loro solidarietà a Liliana Segre, la senatrice a vita, sopravvissuta ai campi di sterminio nazista, che è sotto scorta dopo aver ricevuto ripetute minacce antisemite. – ha sottolineato il Consigliere di maggioranza Giovanni Portuesi – Sindaci del nord e del sud, di Comuni grandi e piccoli, di centrodestra e centrosinistra, in fascia tricolore hanno marciato nella manifestazione “L’odio non ha futuro”, promossa da Anci, Ali e Upi”.

In Provincia sono già 14 i Comuni ad aver conferito la cittadinanza onoraria: Paceco, San Vito Lo Capo, Alcamo, Mazara del Vallo, Favignana, Poggioreale, Partanna, Castelvetrano, Calatafimi, Campobello di Mazara, Custonaci, Petrosino, Marsala, Salemi e altri si apprestano ad approvarla.

La Senatrice Segre durante la manifestazione di Milano ha ribadito che “siamo qui per parlare di amore e non di odio, lasciamo l’odio agli anonimi della tastiera. Cancelliamo le parole odio e indifferenza e abbracciamoci in una catena umana di amore”.

“Noi questa sera plaudiamo alla iniziativa del Sindaco ed apprezziamo la sua volontà di chiamare il Consiglio comunale ad esprimersi. – ha sottolineato il consigliere Portuesi – No all’odio, no al fanatismo, no al razzismo, no all’intolleranza, no all’indifferenza. Si all’amore, si alla libertà, si alla solidarietà, si alla democrazia, si alla costituzione antifascista. In questo Consiglio comunale vogliamo ribadire che “l’odio non ha futuro”.

Il ricordo di Piero Terracina

A seguire l’intervento del consigliere di minoranza Antonino Mistretta che ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare Piero Terracina, anche lui superstite dell’Olocausto, venuto a mancare nei giorni scorsi.

Dopo il minuto di silenzio gli interventi dei consiglieri di minoranza Giovanni D’Aguanno e Lorena Di Gregorio che hanno aggiunto la loro approvazione per la proposta. “Sono orgogliosa della mia città perché stiamo conferendo la cittadinanza ad una donna che ha combattuto l’odio e la violenza”- ha sottolineato Di Gregorio. Per la maggioranza anche l’intervento di Brigida Di Simone che ha stigmatizzato la  violenta campagna di odio scoppiata sui social nei confronti della Senatrice Segre che non può passare inosservata.

Un sampietrino per tenere viva la memoria

Ad aggiungere una proposta al conferimento della cittadinanza onoraria ci ha pensato la consigliera di minoranza Marilena Titola che ha affermato: “Occorre non dimenticare quello che è accaduto nel passato per guardare al presente, ma soprattutto al futuro. Grazie alla Senatrice Liliana Segre abbiamo avuto una testimonianza diretta sconvolgente che non dobbiamo mai dimenticare. Coltivare la memoria è un vaccino contro odio e intolleranza. Per questo motivo propongo di collocare un sampietrino o una pietra d’inciampo all’Arena delle Rose, luogo in cui un tempo si riunivano i fascisti, per tenere viva la memoria delle vittime dell’Olocausto.” La proposta è stata approvata all’unanimità.

Applausi per la Senatrice Segre

Il consiglio comunale ha infine approvato all’unanimità dei presenti la proposta, tra gli applausi dell’aula. “L’iniziativa nasce da una nostra volontà. – ha sottolineato il Sindaco Rizzo – Indipendentemente dall’appartenenza politica non bisogna mai calare l’attenzione su questi temi. Tanti Comuni della provincia di trapani e di altre province italiane hanno aderito a questa iniziativa nazionale perché in Italia c’è ancora una profonda coscienza comune. Quello alla Segre è un riconoscimento che estendiamo a tutti quelli che hanno perso la vita durante l’Olocausto.”

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteCastellammare, raccolta del vetro: ancora possibile ritirare i contenitori al Comando di Polizia Municipale
Articolo successivoCancellato dal Collegio dei Geometri, nonostante ciò esercitava ancora la professione
Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.