Eugenio Strongone (M5S): “Un mio avvicinamento alla maggioranza è falsa e priva di ogni fondamento”

ERICE. Dibattito relativo ad una vicenda che vedrebbe un consigliere 5 Stelle di Erice cambiare casacca ed entrare in maggioranza, ma arriva una secca smentita dell’interessato, Eugenio Strongone, che pubblichiamo:

“In merito alle gravi affermazioni messe in giro ad arte dal Luigi Manuguerra, padre di Alessandro, consigliere comunale ericino della lista Nati Liberi, sulla sua pagina Facebook, e che mi vedono coinvolto tengo a precisare quanto segue. Sono stato eletto in qualità di Consigliere comunale con la Lista MoVimento 5 Stelle, sono componente del Gruppo Misto da Luglio 2017, data di insediamento dell’attuale Consiglio Comunale di Erice. Da allora non ho mai manifestato alcuna intenzione di cambiare il mio collocamento politico: sono un membro attivo, un attivista, del MoVimento 5 Stelle di Erice e tale intendo rimanare. Qualsiasi voce relativa ad un mio avvicinamento alla maggioranza consiliare -e in particolare alla Amministrazione che fa capo al Sindaco Toscano- è falsa e priva di ogni fondamento. Ritengo che l’opposizione non debba mai essere fine a sé stessa, come invece dimostrato da alcuni soggetti, e che invece il dialogo con esponenti di altri gruppi politici possa essere portato avanti quando opportuno per rispondere ai bisogni dei cittadini. Questo non significa altro che adempiere al mandato da consigliere comunale. Evidentemente qualche consigliere fraintende il mio modo di esercitare le mie prerogative da consigliere intravedendo “intenti” che sono assolutamente distanti dalla mia area politica di appartenenza e che riggetto con forza. Nessuno si permetta di accostarmi ad altri schieramenti. Il trasformismo non mi appartiene, a differenza di taluni soggetti in cerca di nuove casacche dentro e fuori Erice. Mi auguro che questa nota non abbia a suscitare inutili quanto puerili, sterili e meschine risposte che qualificherebbero, agli occhi dei cittadini, chiunque abbia questo tempo da perdere: in danno dei cittadini e del bene comune. Tanto era dovuto”.

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