Piano rifiuti del Governo Musumeci “bocciato” dal Ministero, replica dell’Assessore Pierobon e del Presidente della Regione Sicilia.
Il Ministero dell’Ambiente, presieduto da Sergio Costa, aveva “bocciato” il Piano Rifiuti del Governo Musumeci in maniera netta, mettendo in evidenza mancanze e incongruenze. Tutto questo ha fatto registrare la reazione dell’Assessore regionale Pierobon, che ha visto queste osservazioni come un contributo utile, invece molto duro Musumeci, specialmente dopo una “nota” ministeriale che parla di inceneritori. Il Presidente della Regione Sicilia ha affermato che il Governo nazionale cerca mille cavilli e che lo stesso si è convertito agli inceneritori. Su quest’ultimo aspetto si sofferma pure Claudio Fava che in una nota afferma: “
Un dibattito che è sempre stato acceso sul versante del settore rifiuti, ma che ora si fa più serrato e si sposta notevolmente a livello nazionale. Però sugli inceneritori il Ministro Costa fa chiarezza, infatti questo fa sapere che è stata violata la sua direttiva e ha dato dato mandato al capo di gabinetto e al segretario generale di aprire un’istruttoria amministrativa interna, per conoscere chi abbia violato la sua direttiva politica.
Infine qualcuno si è soffermato su un passaggio delle affermazioni di Musumeci, cioé quello in cui, in sintesi, afferma che non c’è nessun pregiudizio nei confronti degli inceneritori e che saranno le autorità locali a decidere che tipo di impianto. Qualcuno ha visto in questo un si agli inceneritori da parte della Regione dopo mille “parole” in favore dell’ambiente e una politica che sembra andare in direzione opposta, quindi questa interpretazione potrebbe dar manforte a coloro che pensano che la crisi rifiuti possa portare a scelte diverse da quelle paventate da un lato, invece dall’altro portare ad uno scaricare la responsabilità sugli amministratori locali.
Dal punto di vista di Musumeci la problematica è invece incentrata sul fatto che viene rallentato il processo che porterebbe ad una soluzione per l’emergenza rifiuti e sul fatto che si crea un problema di interlocutore, quindi è il Ministro che si dichiara contro gli inceneritori? o il ministero che parla di inceneritori necessari?
Una diatriba che vede quei cittadini, ligi alle direttive sulla raccolta differenziata, a tutte le iniziative per il bene della salute e dell’ambiente e che non voglio rifiuti in strada, attoniti davanti a questo battibecco.