A 50 anni dal sisma che sconvolse la Valle del Belice

In occasione del 50° Anniversario del sisma che ha colpito la Valle del Belice, la Regione Siciliana ha organizzato, di concerto con il Dipartimento della Protezione Civile con la Prefettura di Trapani, una serie di incontri sul territorio finalizzati all’organizzazione delle attività esercitative che vedranno, come momento conclusivo, il 26 e 27 ottobre 2018.

Al riguardo nella mattinata odierna, presso i saloni di rappresentanza della Prefettura, il Prefetto di Trapani, Darco Pellos, ha presieduto una riunione del Centro Coordinamento Soccorsi, con tutte le Autorità civili e militari del territorio, strumento fondamentale per fronteggiare l’emergenza connessa ad un eventuale evento tellurico.

Il Prefetto ha sottolineato l’assoluta necessità di incrementare l’ attività di prevenzione sul territorio auspicando che il richiamo costante rivolto agli Enti locali contribuisca ad accrescerne la cultura e consenta a tutto il sistema di protezione civile di dare una risposta efficace ed efficiente a salvaguardia della collettività.

Ha quindi evidenziato l’importanza delle attività formative previste durante l’ esercitazione.

Gran parte delle succitate attività, come rappresentato dai Funzionari del Dipartimento di Protezione Civile, saranno dirette ai rappresentanti delle strutture operative, ai tecnici comunali e volontari, nonché alle Amministrazioni a vario titolo coinvolte.

Le predette attività, che si svolgeranno nella Valle del Belice riguarderanno principalmente gli aspetti sanitari, il recupero dei beni culturali e l’informatizzazione delle schede di verifica della agibilità degli edifici, e mirano altresì ad accertare le competenze dei centri risposta emergenziali: Centri Operativi Comunali (COC), e Centro Coordinamento Soccorsi (CCS).

Le attività conclusive simuleranno il recupero e la messa in sicurezza di beni culturali, e verrà testato, per la prima volta, un nuovo sistema di informatizzazione dei dati relativi alle verifiche di agibilità degli immobili danneggiati dal sisma, che, in tempo reale saranno condivisi con i centri di coordinamento.

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