Condannati per bancarotta

Il Tribunale di Marsala ha ritenuto colpevoli i fratelli Nino e Davide Durante

Il Tribunale di Marsala, presieduto dal giudice Alessandra Camassa, ha condannato a tre anni e mezzo di carcere l’ex presidente di Confindustria Trapani, Davide Durante, e il fratello, Nino, processati con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Il pm Anna Sessa aveva invocato 4 anni. L’indagine, svolta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura, scattò a seguito di una relazione del curatore fallimentare. Nello stesso procedimento era rimasta coinvolta anche Adriana Genovese, che ha già patteggiato una condanna a poco più di un anno. Secondo l’accusa, Genovese, nella qualità amministratore unico della fallita “Conglomerati Santa Ninfa”, Nino Durante come socio di maggioranza della stessa azienda, nonché socio anche della “Calcestruzzi Santa Ninfa”, e Davide Durante, ex presidente di Confindustria Trapani, come amministratore e socio della “Bitumedil”, amministratore della “Elettrosud” e socio della “Calcestruzzi Santa Ninfa”, pur consapevoli dell’effettiva situazione patrimoniale della società “Conglomerati santa Ninfa”, tutt’altro che solida, avrebbero “distratto” dalle casse sociali circa 369 mila euro. Ciò con pagamenti a terzi per obbligazioni assunte dalle società “Bitumedil”, “Elettrosud” e “Calcestruzzi Santa Ninfa”. E inoltre con versamenti sui conti correnti delle stesse società. Avrebbero, insomma, svuotato le casse della società che stava per fallire, o che comunque era in gravi difficoltà economiche. Il fallimento della “Conglomerati Santa Ninfa” è stato dichiarato dal Tribunale di Marsala il 20 dicembre 2013.
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