Castellammare, polemiche sul tempio crematorio. Sistema “rifiuti stop”? Un fallimento

Toni duri e attacchi politici sul progetto del tempio crematorio. L’assessore Paradiso ha tracciato un bilancio dello street control e del sistema “rifiuti stop”. Bucca intanto fuori dalla maggioranza.

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Un consiglio comunale ricco ma duro sul piano politico quello di ieri sera a Castellammare. I tanti punti all’ordine del giorno hanno anche permesso all’Amministrazione comunale di fare una sorta di “bilancio” su alcune spinose questioni.

Si è parlato della mensa scolastica del plesso don Bosco che non riesca a garantire i pasti per tutti gli iscritti. Ma le cause sembrerebbero non essere riconducibili all’Amministrazione ma all’eccessivo numero di iscritti, superiore, appunto, alla reale possibilità del servizio mensa. Motivazioni quelle resa dal Vice Sindaco Bologna che non hanno convinto il consigliere Giuseppe Fausto.

Sul cosiddetto street control e sul sistema “rifiuti stop” invece l’assessore alla Polizia Municipale Maurizio Paradiso ha tracciato un piccolo bilancio leggendo qualche dato: “Il servizio rifiuti stop ha prodotto 29 verbali amministrativi e 3 per la pulizia urbana. Il problema è che le telecamere sono troppo ingombranti e quindi per il momento è stato sospeso.” In pratica, dalle parole di Paradiso sembrerebbe essere stato un fallimento. Di questo avviso è il consigliere Giuseppe Fausto che sottolinea: “Abbiamo speso 8 mila euro per delle telecamere imbarazzanti, non abbiamo recuperato niente. Certo, è proprio un fallimento”.

Sullo street control stessa cosa: “Il sistema è entrato in funzione il 29 giugno e ha portato circa 200 multe di cui 54 per veicoli scoperti di assicurazione e 151 per veicoli con revisione scaduta. È un sistema che funziona bene rispetto a “rifiuti stop”, calcolando che la macchina con il sistema di street control è uscita 2 giorni a settimana”. Anche su questo il consigliere Giuseppe Fausto non è rimasto soddisfatto: “Si tratta di numeri che non hanno portato a niente, una presa in giro. Questa è una grave mancanza di onestà intellettuale”. Sempre l’assessore Paradiso sui parcheggi a pagamento, attualmente in gestione e 9 vigili urbani di Alcamo, spiega che a breve verrà fatta nuovamente la gara per la gestione delle strisce blu. Anche su questo Fausto ha attaccato duramente: “Si tratta di un problema annoso per la nostra città. Dopo il tentativo, fallito, di internalizzare il servizio, e dopo la recente gara annullata ci ritroviamo i parcheggi gestiti dai vigili urbani di Alcamo. Bisogna fare chiarezza anche per i lavoratori della ditta che fino ad oggi ha gestito il servizio. Bisogna dare risposte certe a questi lavoratori”.

Sull’albo pretorio online il Sindaco Coppola ha spiegato che molti interventi sono stati fatti e che atri verranno effettuati nei prossimi giorni. Fatto è che l’albo pretorio online, come sempre, funziona a giorni alterni. “Noi chiediamo che il problema venga risolto definitivamente, ma secondo noi – sottolinea Fausto – non c’è la volontà e l’interesse a risolvere il problema”.

Sul caso spinoso del famoso tempio crematorio il consiglio si è acceso. L’argomento ha prodotto la fuoriuscita dalla maggioranza del Presidente del Consiglio Domenico Bucca e diversi malumori in maggioranza. La proposta di modifica del DUP riguardava due progetti: la realizzazione di un canile comunale in un terreno confiscato alla mafia e la realizzazione di un tempio crematorio al cimitero. Tutti d’accordo sul canile, visto che attualmente il comune spende circa 100 mila euro l’anno per i cani randagi e per il loro trasporto a Crotone.

Dopo le accese discussioni sul caso del tempio crematorio il consiglio comunale ha approvato un emendamento presentato dalla quarta commissione (presieduta dal consigliere di “Cambiamenti” Giacomo Galante) e quindi firmato anche da alcuni consiglieri di maggioranza per stralciare il tempio e quindi votare solo sul canile (cosa che è avvenuta). Così adesso l’amministrazione, dopo aver acquisito una serie di pareri di impatto ambientale, potrà portare nuovamente la variante al DUP in consiglio.

Ma la reazione politica su questo argomento è stata molto dura. Il consigliere di opposizione Ivano Motisi ha sottolineato che “proporre questo tipo di integrazione è stato scorretto. Praticamente inducono a votare favorevolmente per il canile e a scatola chiusa anche il progetto del tempio crematorio. Non si può aggiungere un’opera “bendata”, è scorretto e soprattutto una forzatura arrogante senza alcun motivo. Per questo ho votato favorevolmente all’emendamento della quarta commissione”.

“Prendiamo atto  – ha dichiarato il consigliere Giuseppe Fausto – che il Partito Democratico ha sfiduciato il suo assessore, nonché vice Sindaco, Salvo Bologna. Il PD ha infatti votato favorevolmente l’emendamento firmato, tra l’altro, anche da componenti della maggioranza (tra questi Cruciata, Di Filippi e Maltese). Noi dal consiglio volevamo una decisione fin da subito, invece abbiamo registrato il solito atteggiamento di questa amministrazione, cioè quello di mettere la testa sotto la sabbia. Si tratta di un argomento che avrà ripercussioni sul futuro della nostra città e sarà alla fine una scelta della nuova amministrazione. Tecnicamente la modifica del DUP è corretta, ma visti gli argomenti andavano trattati separatamente, invece abbiamo registrato la solita approssimazione dell’Amministrazione”.

Dalla maggioranza la consigliera PD Daniela Blunda ha sottolineato che l’argomento non può avere colori politici e neanche maggioranza e opposizione. Malumori anche nel gruppo di “Sicilia Futura”e “SiAmo Castellammare” che in consiglio hanno votato favorevolmente all’emendamento.

“Cassare la parte relativa al tempio crematorio era l’unica alternativa possibile. Adesso si potrà riproporre in consiglio ma con i relativi pareri di impatto ambientale da parte di professionisti esterni. Noi come gruppo di “Cambiamenti” – sottolineano i consiglieri Galante e Naso – non accettiamo la modalità, non adeguata e scorretta, di presentazione le 2 delibere in questo modo. Ancora una volta si prendono gioco del consiglio e svalutano il suo ruolo. Opere così importanti vanno prima discusse in consiglio, e noi siamo per le cose fatte bene. Tra l’altro è chiaro ormai che giunta e maggioranza non concordano gli atti che portano in consiglio.”

Ed è proprio quest’ultima motivazione che ha spinto Bucca fuori dalla maggioranza.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.