PALERMO – L’insegnamento della cultura regionale approda in Sicilia. Si svolgerà infatti venerdì 3 Febbraio alle 9.30, presso l’aula magna della facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo, un convegno, dal titolo “Norme sulla promozione, valorizzazione e insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio siciliano nelle scuole”, che si occuperà del tema. Verranno analizzati i modi in cui questo insegnamento è già stato attuato nella nostra isola: sono numerosi, infatti, gli istituti che hanno attivato progetti relativi alla valorizzazione del patrimonio storico e linguistico siciliano. Tra questi, l’Istituto comprensivo Mattarella (Pa), ha attivato un progetto di alta formazione dei docenti su specifici aspetti della storia siciliana, con riferimento al ruolo femminile nella storia della Sicilia; l’Istituto comprensivo Garibaldi (Ag), sta realizzando una serie di incontri con i poeti siciliani sulle più antiche tradizioni teatrali; la direzione didattica L.Da Vinci (Tp), un progetto ‘LRIS’, lingua, ricerca e identità siciliane; l’Istituto secondario superiore Minutoli (Me), concorsi fuori regione di teatro dialettale, un progetto di recupero delle tecniche tradizionali della pesca, una mostra permanente di antichi attrezzi agricoli ed un calendario di poesie in dialetto. I lavori del seminario saranno introdotti dal preside della facoltà di Lettere e Filosofia, Mario Giacomarra; interverranno a seguire, il deputato regionale Nicola D’Agostino,il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, il dirigente generale del dipartimento regionale dell’Istruzione e Formazione professionale, Ludovico Albert, gli assessori regionali Mario Centorrino e Sebastiano Missineo, il presidente del Centro di studi Filologici e Linguistici siciliani, Giovanni Ruffino, il preside della facolta’ di Scienze politiche dell’Universita’ di Catania, Giuseppe Barone, il presidente della Fondazione Buttitta, Ignazio E. Buttitta, il direttore della Scuola di lingua italiana per stranieri, Mari D’Agostino, i docenti palermitani Salvatore Lupo e Antonino Giuffrida.