Raccolta rifiuti Alcamo: rigettate le richieste di sette dipendenti sul diritto all’avvicendamento

Rigettate dal Tribunale di Trapani le richieste fondate sul diritto all’avvicendamento che sette dipendenti impiegati nel servizio di raccolta dei rifiuti nel Comune di Alcamo fino a maggio 2020 avevano avanzato nei confronti di Ciclat e Roma Costruzioni srl. Si è conclusa così una controversia che aveva generato problemi sin dalle prime fasi di concertazione fra le parti sociali, il Comune e Ciclat/Roma Costruzioni, iniziate nel novembre del 2020 e culminate a gennaio del 2021.

Le richieste dei lavoratori sono state disattese dal Giudice del Lavoro, che ha accolto integralmente le difese degli avvocati Salvatore Russotto e Luigi Costa, evidenziando nella sentenza la discontinuità tra i vecchi appalti in capo a Energetika e ATi Mirto/Camedil e il nuovo affidato a Ciclat/Roma Costruzioni, alla luce del piano ARO approvato dal Comune di Alcamo e dell’offerta tecnica avanzata da Ciclat/Roma Costruzioni, che hanno permesso da un lato di contenere i costi, limitandosi al numero di personale indispensabile e dall’altro di offrire al contempo maggiori servizi.

La tematica dell’avvicendamento negli appalti pubblici, prevista in linea generale dall’art. 6 del CCNL FISE e armonizzata con la nuova interpretazione della cosiddetta “clausola sociale”, ha da sempre presentato – per i profili di complessità della materia – criticità per imprese e lavoratori, visto inoltre che nel panorama giurisprudenziale si riscontrano orientamenti spesso contrastanti e altalenanti.