Safina (PD): revocare il bando investimenti del vino. Si deve evitare di privilegiare le cantine private a discapito di quelle sociali

TRAPANI. Il deputato trapanese, Dario Safina, scrive all’ Assessore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Luca Sammartino per chiedere la revoca del bando OCM investimenti vino 2023/2024 che obiettivamente privilegia le cantine private a discapito di quelle sociali.

Di seguito il testo integrale:

Onorevole Assessore,

come Lei avrà notato, nella funzione di Deputato Regionale mi sono già espresso sulla necessità di individuare apposite ed adeguate forme di sostegno al comparto vitivinicolo della Sicilia. Or bene, se da un lato non posso che apprezzare l’impegno nel porre in essere il bando per l’ammissione ai finanziamenti – Campagna 2023-2024 – relativo a misure di investimenti nel settore specifico, dall’altro non posso esimermi dal segnalare tutta una serie di punti di debolezza che non consentiranno a parecchie imprese in difficoltà di usufruire delle risorse messe a bando. Un bando che, ad un’attenta lettura, finisce per privilegiare le aziende private a scapito di quelle sociali.

Infatti, dall’analisi della scheda punteggi allegata al bando OCM 2023/2024, si percepisce il grave rischio che le strutture sociali, come le Cantine Cooperative, non raggiungano il minimo punteggio (di punti 22) per partecipare al bando sopracitato.

In particolare, è sulla pubblicazione di una scheda di valutazione punteggio che si riscontra la principale pecca di questo bando. Va tenuto conto che ci sono Cantine Sociali, che malgrado: 

  • confezionano milioni di bottiglie;
  • lavorano centinaia di migliaia di quintale di uva;
  • hanno una superficie vitata di diverse migliaia di ettari; 
  • danno occupazione a decine di unità lavorative all’interno della struttura;
  • generano un valore di produzione annuo di diverse decine di milioni di Euro;  
  • hanno scopo sociale a mutualità prevalente;

per il modo come verranno attribuiti i punteggi, finiranno in fondo alla graduatoria.

Non valorizzare queste aziende rischia di rappresentare un grave danno economico e sociale.

 E tutto ciò, poiché:

–        Il bando così configurato mette a confronto due tipologie di aziende: la prima con lo scopo di produrre il massimo profitto (obiettivo dell’imprenditore), la seconda (a mutualità prevalente) con lo scopo di fornire un reddito ai soci. Appare evidente che questo sia un grave errore politico ed economico, oltre che sociale.

L’Assessore ricorderà che il principale consorzio di tutela (DOC Sicilia), portatore di interesse sia di aziende private che di società cooperative, aveva dato precise indicazioni con il documento di sintesi, prodotto il 13/04/2023, suggerendo di elaborare due diverse graduatorie con due diverse schede di valutazione: una per le aziende private, l’altra per le cantine sociali.

Il bando prodotto, però, non ha dato seguito alle indicazioni suggerite generando una sleale concorrenza tra le aziende private e le cantine (che lavorano per conto dei soci almeno 80% della produzione Regionale, pari a circa 3.000.000 di ettolitri di vino). Tutto questo va a netto svantaggio delle cantine sociali che verrebbero escluse dal finanziamento del principale strumento finanziario disposto dall’Unione Europea.

Per questi motivi, pertanto, vengo a chiedere ufficialmente la revisione del bando prima della sua pubblicazione, in quanto – obiettivamente – la versione proposta privilegia le cantine private a discapito di quelle sociali, introducendo due diverse graduatorie: una per le aziende private, l’altra per le cantine sociali.