Oggi è il Giorno della memoria: si conclude “Non ti scordar di me”

ERICE. Volge al termine il programma delle iniziative “Non ti scordar di me” che Comune di Erice e Libera, associazioni, nomi e numeri contro le Mafie, hanno organizzato in occasione del 38° anniversario della strage di Pizzolungo.

Stamattina, nel Parco della Memoria di Pizzolungo Piana di Anchise, proprio laddove avvenne la tragica strage mafiosa il 2 aprile del 1985, si è tenuta la cerimonia solenne di commemorazione delle vittime, Barbara Rizzo, giovane madre, ed i suoi figli, i gemellini Salvatore e Giuseppe Asta, la cui auto fu travolta da un’esplosione che aveva come obiettivo il magistrato della Procura di Trapani, Carlo Palermo.

Il Comune di Erice ha deposto una corona di fiori sul monumento in ricordo delle vittime, poi è stato dato il via alla cerimonia solenne. Il fulcro della giornata, che è stata introdotta dalla sindaca di Erice Daniela Toscano, è stato senza dubbio l’appassionato intervento del dottor Carlo Palermo che, partendo dall’importanza del ricordo e della memoria da non disperdere, ha sottolineato l’esigenza di una maggiore chiarezza sui fatti di mafia che hanno riguardato il nostro territorio, in particolare sugli altri “poteri occulti” che hanno orbitato attorno a quegli eventi.

Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, dopo aver sottolineato quanto sia stato grande il dolore che ha dovuto sopportare nel tempo Margherita Asta, figlia di Barbara e sorella di Giuseppe e Salvatore, ha invitato a non dimenticare tutte le vittime di mafia: magistrati, membri delle forze dell’ordine, giornalisti, politici, sindacalisti, semplici cittadini. La dott.ssa Gisella Zagarella per Libera ha evidenziato l’esigenza di ricordare la sofferenza delle famiglie delle vittime di mafia, mentre il presidente del Tribunale di Trapani, dott. Andrea Genna, ha manifestato la vicinanza dei magistrati a Carlo Palermo e Margherita Asta, sottolineando come la memoria non si debba fermare alla commemorazione, ma che debba costituire un impegno quotidiano su più livelli. Infine, l’assessora Tiziana Raisa del Comune di Castello D’Argile con cui il Comune di Erice ha collaborato nel tempo fin dal 2015, ha letto pubblicamente un toccante componimento scritto da alcuni giovani del territorio emiliano a seguito dell’incontro con Margherita Asta.

Erano presenti alla cerimonia anche i rappresentanti delle Autorità civili, religiose e militari del territorio, Vincenzo Agostino, padre di Nino, poliziotto ucciso dalla mafia nel 1989, e numerosi cittadini, tra cui molti giovani. Ha partecipato anche una foltissima delegazione di studenti giunta da Sassuolo, in Emilia Romagna: tutti i ragazzi hanno indossato una maglietta con scritto “NO MAFIA”.

Link alla diretta video trasmessa su Facebook: https://fb.watch/ jF4dfcPuT9/

Link album fotografico:https://www. facebook.com/media/set?vanity= comuneerice&set=a. 538148545167562

«Anche quest’anno, così come nei precedenti, la cerimonia è stato un momento emozionante in cui ricordare, riflettere e rinnovare l’impegno condiviso teso al rifiuto della mafia – commenta la sindaca di Erice, Daniela Toscano -. Oggi ho ascoltato parole forti ed importanti che possono e devono rappresentare degli stimoli, per tutti, affinché la nostra società diventi sempre più pensante e capace di agire, trasformando il dolore dei lutti in voglia di riscatto ed impegno civile. Tutti dobbiamo aver chiaro quanto sia fondamentale combattere ed isolare la mafia, ma anche individuare e fare altrettanto con chi appoggia la criminalità organizzata. Questo impegno riguarda naturalmente le istituzioni, ma può e deve arrivare anche dai cittadini, a partire dal semplice rispetto delle regole condivise. Desidero infine mandare un fortissimo abbraccio a Margherita Asta. Il dolore che ha dovuto sopportare ed il fardello che trasporta ancora oggi sulle sue spalle è pesantissimo, così come lo è quello di tutti i familiari delle vittime di mafia: non dimentichiamolo. E non dimentichiamo mai Barbara, Salvatore, Giuseppe, e tutti coloro i quali hanno perduto la vita per la mano assassina della mafia».

Ieri mattina, sempre nell’ambito del calendario delle iniziative di “Non ti scordar di me”, il Comune di Trapani ha intitolato la sala consiliare di Palazzo Cavarretta “Alle donne e agli uomini, trapanesi e non, vittime di mafia”. Nel pomeriggio, nella Torre di Ligny, il dottor Carlo Palermo ha presentato il suo libro Armageddon Crime  nel corso di un dialogo aperto con i giornalisti Giacomo Pilati e Rino Giacalone.

Domani sera, alle 21:00, al Teatro Ariston di Trapani, sarà infine replicata “In corpore Constitutionis”, rappresentazi one teatrale liberamente tratta da “Anticostituzione” di Gherardo Colombo, frutto di un laboratorio di teatro-danza che ha riguardato un gruppo di studenti delle scuole del territorio comunale di Erice.

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