Eurofighter caduto: scatole nere dirette in Inghilterra

Legale famiglia Altruda, non delegare analisi ad Aeronautica

Potrebbero essere inviate già lunedì in Inghilterra, per l’analisi, le scatole nere dell’Eurofighter dell’Aeronautica Militare che il 13 dicembre si è schiantato mentre stava per atterrare all’aeroporto militare di Birgi. I dispositivi, recuperati pochi giorni dopo l’incidente costato la vita al capitano 33enne Fabio Altruda, sarebbero stati ritirati dai militari dell’Ispettorato sicurezza del volo, trasferiti nel Nord Italia e tenuti in custodia dal Genio Aeronautico. Le scatole, sequestrate dalla Procura di Trapani che indaga sull’incidente, dovrebbero essere dirette a sud est di Londra, dove ha sede il consorzio che costruisce i velivoli usati dall’Aeronautica, per essere analizzati. Una circostanza che preoccupa la famiglia della vittima che, attraverso l’avvocato Fabio Sammartano, ha presentato un esposto ai magistrati trapanesi tra l’altro chiedendo che la Procura disponga che ad effettuare gli accertamenti tecnici sia un soggetto pubblico o privato diverso dall’amministrazione aeronautica che potrebbe essere in conflitto di interessi. Inoltre il legale auspica un coinvolgimento negli accertamenti, che potrebbero essere atti irripetibili, con la possibilità di nominare un proprio consulente tecnico come è avvenuto per l’autopsia sui resti del capitano. Sono tre le inchieste aperte sull’incidente. Una prima indagine amministrativa è condotta dall’Ispettorato per la Sicurezza dell’Areonautica che si occupa specificamente di disastri aerei, una seconda dei pm di Trapani sulle ipotesi di reato di disastro aereo e omicidio colposo – il fascicolo è ancora a carico di ignoti – e una della Procura militare di Napoli su una eventuale ipotesi di distruzione di bene militare. “Da parte nostra c’è la massima trasparenza, collaborazione e piena fiducia nella magistratura”. Così fonti dell’Aeronautica Militare all’ANSA dopo l’esposto presentato dai familiari del pilota Fabio Antonio Altruda. C’è, ricordano alla Forza armata, un’indagine interna, da parte dell’Ispettorato per la sicurezza del volo, “proprio per accertare come si sono svolti i fatti e per prevenire eventi similari”.

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