Inchiesta su Lo Sciuto e rilascio di pensioni di invalidità: arrivano gli avvisi di conclusione delle indagini

Una indagine che scoperchia lo scandalo in provincia di Trapani, per il rilascio di pensioni di invalidità, benefici anche economici ex legge 104, indennità di accompagnamento. L’Inps sarebbe stato per anni nelle mani del malaffare. Sono 113 le persone raggiunte mercoledì da avvisi di conclusione delle indagini emessi dalla Procura di Trapani. Politici, medici, beneficiari, loro familiari e intermediari per le raccomandazioni. Tra loro c’è l’ex direttrice dell’Inps di Trapani Valeria Barbara Fabriano. Ma anche altri nomi già indagati nell’alveo dell’indagine Artemisia, come l’ex deputato Giovanni Lo Sciuto, il medico Rosario Orlando, un politico noto come Isidoro Calcara. O ancora nomi importanti della storia politica trapanese, come quello di Vito Turano, classe 1938, ex sindaco di Alcamo, e papà dell’attuale assessore regionale Mimmo Turano. Turano senior è tra i 113 destinatari del maxi avviso di conclusione delle indagini si può indicare come il terzo, filone della maxi inchiesta denominata “Artemisia” condotta nel marzo 2019 dai carabinieri del comando provinciale. Si tratta del terzo filone dell’indagine “Artemisia”. Fa seguito a quello principale su corruzione e costituzione di associazione segreta, 19 imputati, a quello denominato “Artemisia bis” che riguarda 27 imputati per una serie di falsi (162) commessi nella redazione dei verbali delle visite mediche presso l’Inps di Trapani, secondo l’accusa taluni verbali erano sottoscritti da soggetti non presenti e facenti parte delle commissioni solo sulla carta. Tutti e due procedimenti già approdati al giudizio dinanzi al Tribunale di Trapani, numerose le udienze che già si sono svolte, il troncone principale davanti al collegio presieduto dal giudice Franco Messina, l’altro filone dinanzi al giudice monocratico Chiara Badalucco. “Artemisia ter” è ancora nella fase preliminare. L’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 113 persone rappresenta l’ultimo atto di questo terzo capitolo dell’inchiesta della Procura di Trapani, condotta dai Carabinieri del Reparto Operativo Provinciale e coordinata dai pm Sara Morri e Francesca Urbani, prima della richiesta di rinvio a giudizio: nell’atto finale i magistrati contestano ai 113 indagati, 102 capi di imputazione, i reati in concorso sono quelli di truffa, falsità materiale e ideologica, abuso d’ufficio. Secondo l’accusa una serie di soggetti che non avrebbero avuto alcun titolo a ottenere i trattamenti pensionistici e assistenziali dall’Inps di Trapani, ci sarebbero riusciti rivolgendosi all’allora deputato regionale del centrodestra siciliano Giovanni Lo Sciuto, 59 anni, medico di Castelvetrano, parlamentare all’Ars dal 2012 al 2017: fu eletto nelle liste dell’Mpa per poi passare con Forza Italia e infine aderendo al Nuovo Centro Destra dell’allora ministro Angelino Alfano, nonostante certi rapporti della Dia lo indicavano come in contatto con la famiglia mafiosa dei Messina Denaro, durante quella legislatura sedeva tra i componenti della commissione regionale antimafia; al suo attivo incarichi di assessore e consigliere comunale a Castelvetrano, nonché di assessore e consigliere provinciale a Trapani. Lo Sciuto, sotto processo per le due indagini Artemisia, è nuovamente indagato in questo terzo troncone. Secondo l’accusa, Lo Sciuto avrebbe ricevuto le segnalazioni di persone che “necessitavano di un intervento all’interno dell’Inps per far approvare le proprie pratiche di invalidità” e suo riferimento per pilotare le decisioni delle commissioni il medico Rosario Orlando, già responsabile del centro medico legale dell’Inps, successivamente diventato consulente esterno dell’Istituto, che da “medico rappresentante di categoria in seno alle commissioni invalidità” avrebbe agevolato le pratiche dei favoriti all’ottenimento delle pensioni. Anche quello di Orlando è un nome che si ritrova tra gli imputati dei due processi già in corso. Indagati anche diversi medici componenti delle commissioni esaminatrici. Secondo la Procura di Trapani “con artifizi e raggiri, consistiti nell’attestare falsamente uno stato di invalidità, inducevano in errore l’Inps di Trapani che erogava le pensioni di invalidità in favore di diversi soggetti assicurandogli ingiusti profitti, come le pensioni mensili”. Oltre a Giovanni Lo Sciuto e Rosario Orlando questi gli altri indagati.
I medici indagati sono: Gaetano Salerno, Calogero Mazzola, Gaspare Milicia, Maria Grazia Orlando, Antonietta Barresi, Francesca Pellegrino,Pasquale Petruzzo,Giuseppe Simone, Antonino Filippone, Tiziana Nicolazzo, Aldo Maggiordomo, Pietro Genna, Simone Cascina, Antonino Lo Sciuto, Alberto Adragna, Paolo Giovanni Di Peri, Agostino Gabriele Benito Tomasello, Antonino Tornambè, Rosalba Caizza, Franco Pagano, Adelina Barba, Gaetana D’Agostino, Vincenzo Scimonelli,Antonio Di Giorgio, Alessio Cammisa, Ivana Giovanna Di Liberto (operatore sociale), Patrizia Todaro, Mario Palminteri, Mario Sugamiele, Viviana Cutaia e Elisa Vegna (operatrici sociali), Annalisa Salerno, Pasquale Petruzzo, Giuseppa Badalmenti, Giovanna Di Liberto (operatrice sociale), Joseph Dispenza, Maria Francesca Boatta (operatrice sociale), Tommaso Savì, Adelina Barba

In generale i soggetti privati che avrebbero ricevuto i benefici Inps (legge 104, indennità di accompagnamento ed altro) pare senza averne diritto o che avrebbero sollecitato l’intervento “pilotato” o ancora favoritismi nelle visite (non ambulatoriali ma domiciliari), o avrebbero ottenuto certificazioni per ottenere posti di lavoro, sono: Isidoro Calcara (braccio destro dell’on. Lo Sciuto), Angela Giliberti, Nicola Giurintano, Ignazio Serro, Pietro Masaracchio, Francesca Risalvato, Giuseppe Cammareri, Vincenza Daniela Lentini, Giuseppe Randazzo, Salvatore Maiorana,Giacomo Lomia, Federico Messana, Giuseppe Gandolfo, Lucia Lo Sciuto, Giuseppa Cuttone, Giovanni Ventimiglia, Tolomeo Antonino, Rosa Cammarata, Santa Cusumano, Salvatore Blando, Tommaso Geraci, Vita Giammarinaro, Rosaria Riccobono, Luciano Perricone, Giuseppe Riccobono, Giuseppe Giunta, Giovan Vito Murania, Giovanni Franco Pecorella, Antonio Quinto Pizzo, Luisa Maria Simanella, Giuseppe Tortorici, Anna Vacante, Lorenzo Ingrasciotta, Antonia Callaci, Anna Maria Trinceri, Massimo Briale, Giovanna Errante Parrino, Rosario Errante Parrino, Filippo Fasitta, Maria Luisa Mortillaro, Giuseppe Angileri, Vito Rodolico, Giuseppe Pellegrino, Francesca Pellegrino, Antonino Bertolino, Erik Anzalone, Cataldo Anzalone, Giuseppina Bianco, Rosaria Caradonna, Rosario Lipari, Francesco Paolo Mancuso, Cosimo Fabriano, Barbara Valeria Fabriano, Antonino Cottone, Baldassare Monaco, Vito Turano, Antonio Massia, Santa Sciacca, Antonino Pirrone, Emma Calandra, Francesco Lombardo, Vincenzo Stellino, Gino Scaletta, Giuseppe Abbita, Innocenza La Commare, Giacomo Rosolia.

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