LA FAVOLA DELLE REGIE TRAZZERE – CAPITOLO XII – PARTE I – LA VIA PIETRO MARIA ROCCA – ALCAMO.

La Via Pietro Maria Rocca è attraversata dalla Regia Trazzera n. 486 con il seguente percorso: Madonna delle Grazie, Spiazzo Balatelle, Via Monte Bonifato, Via Galati, Via S. Salvatore, Madonna dell’Alto. Osservando lo schizzo mappale sottostante (molto simile ad una “ragnatela”) l’intero percorso inizia da Alcamo Marina e termina alla Madonna dell’Alto sul cocuzzolo del Monte Bonifato con un percorso di circa Km. 20. Attraversa Vie cittadine e di periferia urbanizzate per almeno circa Km. 5. L’intera figura mappale non è altro che uno sgorbio  molto simile ad una “Ragnatela”.

Incidentalmente, è pur vero che “la ragnatela è una sottile tela costituita da fili microscopici che i ragni tessono allo scopo di intrappolare le proprie prede”.

Ecco la mappa

Inoltre, l’illustrissimo professore Silvio Mazzarese – di fama accademica – titolare della cattedra di “Diritto Civile” dell’Università di Palermo e del Polo di Trapani ci ha donato la Sua “Relazione” che riporto in appendice. Il Professore elogiando il Giornale e i miei scritti sollecita la “Sdemanializzazione tacita delle Regie Trazzere di Sicilia.

Silvio Mazzarese IL REGIME GIURIDICO DELLE “REGIE TRAZZERE DI SICILIA” E LA QUESTIONE DELLA SDEMANIALIZZAZIONE TACITA

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I – DIRITTO CIVILE II Prof. Silvio Mazzarese

https://www.unict.it › ateneo › curriculum-docenti-di-c…)

Infine il deputato parlamentare on. Antonio Lombardo ci ha promesso di presentare una “Interpellanza in Parlamento” perciò la mia “Rubrica” non è stata lettera morta, ma è in salita.

 Nei secoli passati ad Alcamo Marina c’era una Tonnara e un “Caricatore” per l’esportazione di frumenti e cereali con un grande magazzino, tanto che le mappe antiche del 1700 indicano il luogo “Magazzinazzi”. Lo schizzo che abbiamo visto in alto ci indica questo luogo “Tonnara-Magazzinazzi come punto di inizio di una trazzera denominata Regia Trazzera Tonnara Magazzinazzi-Alcamo n. 409 che arriva alla Madonna delle Grazie per congiungersi con la Regia Trazzera 486 che arriva alla cima del Monte Bonifato. Allora per adesso come racconto propedeutico della Via Pietro Maria Rocca inizio con questa  Regia Trazzera n. 409 Tonnara Magazzinazzi. Ecco la carta Schmettau 1720 che indica “Magazzinazzi”.

SCHMETTAU 1720

Per questa mia rubrica e per l’intero mio lavoro, nelle ultime settimane del mese di settembre devo segnalare due avvenimenti importanti: 1) la Relazione sulle Regie Trazzere del professore Mazzarese; 2) Un incontro con il deputato del Parlamento italiano On. Antonio Lombardo il quale mi ha chiesto documenti, disposizioni legislative antiche e moderne, mappe carte topografiche, decreti assessoriali, relazioni di demanialità del 1954 dell’ex Ufficio Trazzere; insomma un po’ di tutto il mio archivio allo scopo di presentare in Parlamento una “Interrogazione”.

In primis il professore Mazzarese mi ha inviato la relazione richiestagli dagli Ordini Notarili di Palermo e Termini Imerese dal titolo “IL REGIME GIURIDICO DELLE REGIE TRAZZERE DI SICILIA E LA QUESTIONE DELLA SDEMANIALIZZAZIONE TACITA”. Ho letto velocemente 103 pagine fitte ed ho bisogno di rileggerli – anche più volte – per ben buona comprensione; come facevo da studente universitario per affrontare un esame.

In appendice riporto l’intera “Relazione”; qui invece, anticipo la lettura delle seguenti pagine13,14,15 e 16 piuttosto storiche e con scarso linguaggio giuridico, pertanto di più facile lettura per il comune lettore; vuole essere un primo invito ai cari lettori che ci seguono, perché queste pagine validano il valore culturale di questa mia rubrica del sito Alqamah e l’intero mio lavoro definito degno di una pubblicazione su carta stampata “per una maggiore diffusione utile agli addetti ai lavori”, (come ha scritto il Professore). A tal proposito non accenno neanche ad un rigo di commento, all’infuori di un profondo ringraziamento nei confronti del Professore che ha tanto onorato i miei scritti e il giornale Alqamah.

Questa prima lettura introduttiva della “Relazione” potrebbe essere un’occasione di esorto per Comuni, Enti pubblici e privati ed Editori a promuovere non solo “la mia pubblicazione ordinata ed organica di un unico volume”, con l’aiuto e l’apporto dello stesso Professore Silvio Mazzarese, ma essenzialmente per i politici, dirigenti ed amministratori delle strade cittadine a provvedere con autorevoli perizie di riformulare “l’aberrante piano regolatore” e concedere le autorizzazioni edilizie a innocenti cittadini che con sacrificio hanno accumulato un “gruzzoletto”. Questi per ristrutturare o costruire un’abitazione oggi, il primo investimento produttivo è il pagamento del “pizzo” alla Regione. Il danno è notevole e neanche occorre molta intelligenza per comprendere che la Regione ha usurpato oltre 30 kilometri di strade cittadine che prima o poi devono pagare con l’affronto del Comune che non rilascia le licenze.  Elenco le più importanti Vie cittadine: Le strade del Monte Bonifato con Inizio dalla Madonna delle Grazie, Via Pietro Maria Rocca, Via Monte Bonifato, Via Galati e Via S.S. Salvatore per il Monte Bonifato.  Aggiungo per abbreviare la nuova Via Kennedy e tutta la costa di Alcamo Marina da Castellammare a Balestrate. Il solo pensiero è aberrante che politici e amministratori pubblici accettino ad occhi chiusi senza beneficio d’inventario una  imponente tassazione senza causa ed in frode a tutte le leggi compresi i Regi decreti del 1923 e del 1927 che formulano il preambolo dei 690 Decreti Assessoriali.

 In secondo luogo ho avuto un incontro con documenti e carte sotto il mio braccio ed una conversazione di oltre due ore con l’Onorevole Antonio Lombardo. La discussione è stata un vero e proprio dialogo (anche se ho mostrato carte e documenti) perché essenzialmente è stato affrontato l’aspetto giuridico dei 690 Decreti Assessoriali che hanno demanializzato 11.500 km. di Regie Trazzere allo scopo di formulare “un’Interrogazione Parlamentare”. Ne scaturì un impegno da parte mia di inviargli carte e documenti del mio archivio.

Adesso per confermare un patto reciproco di collaborazione mi soffermerò sulla Via Pietro Maria Rocca dichiarata Regia Trazzera armentizia di metri 38. Avviso che ho già scritto abbondantemente nel capitolo X-parte I, pubblicato l’8 giugno 2019 della Regia Trazzera Madonna delle Grazie-Madonna dell’Alto n, 486 e pertanto, come ho già sopra chiarito, inizio l’argomento con Regia Trazzera Tonnara Magazzinazzi-Alcamo n. 409 (Vedi pure capitolo XI-parte VI, pubblicato il 26 novembre 2020).

Ecco la bellissima mappa che indica l’intero percorso della trazzera n. 409 che continua con la trazzera 486 e arriva alla Madonna dell’Alto.

La carta mostra l’intero percorso dalla Tonnara-Magazzinazzi alla Madonna dell’Alto un bel ingegnoso capolavoro da nuova scoperta.

Concluderò l’argomento con la Regia Trazzera Alcamo-Castellammare n. 390.  questa trazzera da Castellammare che attraversa il fiume S. Bartolomeo entra nel territorio di Alcamo in contrada Straccia Bisaccie arriva in contrada Valanche e l’ex Ufficio Trazzere “infischiandosi” della carta catastale e delle carte topografiche antiche e così pure non teme neanche di  annullare in toto i Decreto Assessoriali perché resi infondati, In contrada Valanche inverte i percorsi della Trazzera di Castellammare con la trazzera della Tonnara Magazzinazzi.

 Osservando la carta catastale di sinistra notiamo subito che la Regia Trazzera di Castellammare è stata deviata nella Via Vicinale San Leonardo; mentre Regia Trazzera Tonnara Magazzinazzi-Alcamo a poca distanza dal bivio leggiamo  Gammara (che non è  l‘omonimo spiazzo e neanche il punto d’incontro con S.S. 113 oggi Corso Generale Medici per terminare alla Madonna delle Grazie) e così (prego il lettore di osservare  la carta dell’Ufficio Trazzere seguendo il percorso leggendo da Gammara) la trazzera della Tonnara Magazzinazzi con un tragitto curvilineo taglia la parte periferica Ovest della città, sale la montagna fino al cocuzzolo ove nel 1500 (data approssimativa) venne edificata una Chiesa denominata Madonna dell’Alto.

Ecco entrambi le mappe

Avviso che le due citate trazzere 409 e 390 sono state ampiamente trattate e pubblicate il 23 gennaio 2021 nel capitolo XI-parte VII; allora mi soffermerò solamente sugli argomenti di logiche connessioni con la Madonna delle Grazie collegata come prima tappa con la Via Pietro Maria Rocca.

Potrebbe essere inutile ricordare che la Regia Trazzera n. 409 non è mai esistita come dimostrerò con le carte topografiche a partire dal 1720; mentre la 390 è una antichissima Regia Trazzera (non armentizia, ma omaggio del Re – Regalia) che arriva e fa da “capo strada” alla Madonna delle Grazie come ci indicano le sottostanti carte topografiche del Catasto 1938 e 1875.

CATASTO 1938 FOGLIO 40 ALCAMO

La carta mostra a chiare lettere che la Regia Trazzera di Castellammare arriva in contrada Gammara esattamente al bivio della strada di Segesta (cioè S.S. 113 per Trapani) che sale verso la città di Alcamo e si innesta con l’attuale Corso Generale Medici fino ad arrivare allo spiazzo della Madonna delle Grazie.

STRALCIO DEL CATASTO BORBONICO 1785

La carta mostra la strada di Castellamare che inizia dalla chiesetta MADONNA DELLE GRAZIE

ECCO LO STRALCIO DELLA PIANTA DI ALCAMO

La carta mostra la Via Gammara che si allaccia con il Corso Generale Medici che sbarca allo spiazzo della Madonna delle Grazie e che attraversando la Piazza De Carolis e Piazza Pittore Renda si innesta con la Via Pietro Maria Rocca e  Balatelle.

Già è assodato e dimostrato l’invenzione ingegnosa e pure vergognosa della Trazzera 409 che ha creato l’ex Ufficio Trazzere invertendo i percorsi delle due trazzere facendo approdare subdolosamente alla Madonna delle Grazie la Trazzera n. 409 Tonnara Magazzinazzi Alcamo. A tal proposito riporto lo stralcio della Relazione di Demanialità per significare e sbandierare ai quattro venti che tutto ciò che leggeremo in questo scorcio di pagina di “Relazione”sono tutte falsità e menzogne volte deliberatamente a carpire denaro e fede pubblica e che tra le altre cose annulla la fondatezza dell’intera “Relazione” come supporto del decreto assessoriale. Infatti decade anche il Decreto Assessoriale perché fondato su falsi e numerosi titoli falsi e ambiguamente inoppugnabili.

ECCO LO STRALCIO DELLA RELAZIONE

Le falsità che abbiamo letto sono i seguenti:1) intanto è completamente falso affermare che la trazzera arriva al centro urbano di Alcamo; infatti lo spiazzo della Madonna delle Grazie è l’estrema periferia Ovest della città  (porta Trapani moderna); 2) soprattutto non è vero che questa trazzera 409 costituisce il naturale prolungamento della R.T. spiazzo Madonna delle Grazie, infatti abbiamo già visto sopra con la carta Catastale foglio XL e con il catasto Borbonico che proprio alla Madonna delle Grazie arriva la strada Regia di Castellammare: ecco gli stralci che ripropongo per buona lettura.

CATASTO BORBONICO 1875

strada di Castellammare

FOGLIO 40 DEL CATASTO-ALCAMO

qui Regia Trazzera di Castellammare.

Forse occorrono altre prove per sostenere che la trazzera 409 è falsa e del tutto fantasiosa ed inventata?

3) Altro punto importante, non è vero che le contrade Timpi Rosse, Gammara, San Leonardo e Madonna delle Grazie sono confinanti come leggiamo nel  trafiletto sottostante della “Relazione”

Abbiamo letto balle, menzogne, fandonie e falsità mastodontiche provate con le ulteriori mappe sottostanti: IGM 1852, aerogrammetria e foglio 124 b del Catasto-Quadro unico

La mappa del Catasto sottostante  riunisce i fogli 33, 34, 42 e 40 che ci presentano le seguenti contrade: contrada Valanche, contrada Fontana della Pietra e contrada Gammara; risulta ben chiaro, anzi chiarissimo, che le contrade Timpi Rossi e San Leonardo non si incontrano con la contrada Gammara.  ECCO FOGLI 33.34, 40 e 42 RIUNITI Catasto Alcamo

Nella carta Catastale che appena abbiamo osservato non c’è traccia della contrada Tempi Rossi che va ricercata invece nel foglio 27, perché nella contrada San Leonardo non c’è neppure l’ombra. Resta assodato e confutato la completa falsità dell’intera Relazione; ma la tiritera ancora non finisce.

Continuando con le idiote, vergognose e fraudolenti falsità arriviamo al punto 4° della nostra scaletta di sbrogli e imbrogli.

 Infine sempre nella “Relazione” abbiamo letto quanto appresso:

Non è vero che l’intero tracciato della Trazzera 409 è rappresentata in Catasto con la dicitura di “strada comunale di Gammara”. Abbiamo appena osservato (poche righe sopra) dalla carta Catastale con i fogli riuniti ed anche nelle pagine precedenti, che l’unica strada che arriva a Gammara e prosegue per la Madonna delle Grazie è la Regia Trazzera di Castellammare.

         Adesso per mettere le carte in tavola e scoprire le vergognose e indecenti affermazioni false in discorso, cioè la falsa dicitura riportata dalla catastale  “strada comunale di Gammara” riferita alla Trazzera n. 409 Tonnara Magazzinazzi-Alcamo, riporto in basso lo stralcio del foglio 27 . Osservando la carta, notiamo a chiare lettere che la strada che reca la dicitura ripeto “strada comunale di Gammara” attraversa il Bosco d’Alcamo e si innesta con la Regia Trazzera di Castellammare per finire a Gammara, come indicano le precedenti mappe che già abbiamo conosciute.

Ecco il foglio 27 del Catasto Alcamo

Pertanto la mappa del Catasto che abbiamo appena osservato vuole indicare che soltanto quel tratto di strada Bosco Alcamo-Timpi Rossi si collega con la Castellammare che conduce a Gammara e nel proseguo  alla Madonna delle Grazie. Ripeto per l’ultima volta che la strada di Gammara continua per la Statale 113 (oggi Corso Generale Medici) e sbarca allo spiazzo della Madonna delle Grazie. Infatti solo la Statale 113 e l’attuale Corso dei Mille sono le uniche  strade che entrano ed escono dalla Madonna delle Grazie, come mostra la sottostante carta IGM.

Alla periferia Nord-Ovest della Città leggiamo “Suore” la strada adiacente è la S.S. 113 per Trapani, che incrocia a sinistra dall’attuale Via Ugo Foscolo,; l’altra strada a bivio colorata è l’attuale Corso dei Mille.

Infine, a conferma riporto in basso lo stralcio del Quadro Unico del Catasto 1938 (prego il lettore di ispezionare la mappa) ove osserviamo a chiare lettere un bivio: la strada indicata come “ Provinciale Alcamo stazione di Castellammare” che fa bivio con la”strada vicinale Vallone del Lupo” (questo bivio viene chiamato volgalmente “innesto con strada di li pigna di Don Fabbrizio” forse volendo significare che è una strada che conduce ad un boschetto di Pini che appartengono a Don Fabbrizio); queste ultime due strade si allaciano ad altra strada percorrendo  credo circa un kilometro e  si allaccia alla Regia Trazzera di Castellammare.

Ecco il quadro del Catasto

Solo questa è la verità svelata nel tempo (oggi).

LA VERITÀ SVELATA DAL TEMPO

FLAMINIO, PARIOLI, VILLA BORGHESE

ARTISTAGian Lorenzo Bernini

DOVELa verità svelata dal Tempo

REALIZZAZIONE: 1645 – 1652

ARTE. IT

In conclusione allo spiazzo della Madonna delle Grazie non arrivano e neanche partono né la strada di Castellammare perché finisce per incontrare  in contrada Gammara con la  strada di Trapani oggi Corso Generale Medici ossia Statale 113, né la Trazzera Regia 409 Tonnara Magazzinazzi mai esistita nei millenni e del tutto inventata. Aggiungo infine che dallo spiazzo della chiesetta Madonna delle Grazie non si diparte neppure la Regia Trazzera n.486 che attraversa la Via Pietro Galati e lo spiazzo Balatelle per arrivare alla chiesa della Madonna dell’Alto. Altra “bestiale” invenzione! Quindi falsità e solo falsità e sempre falsità per dir poco astronomiche.

In chiusura per altro verso, in ordine alla Regia Trazzera 409 in parola, re Ferdinando nelle contrade: Timpi Rossi, Fontana della Pietra e Gammara, con la Statistica del 1845 ha accertato usurpazioni che riporto solo alcune pagine (per una completa visione, il lettore può rispolverare il capitolo XI-Parte VII, pubblicata il 23 gennaio 20121).

Ecco il “Collettivo delle Usurpazioni” che elenca sei Provincie della Sicilia che accerta e riconosce 602 salme di terreno usurpate alle Regie Trazzere e Vie pubbliche con l’indicazione delle contrade e proprietari. Da tenero conto che Re Ferdinando non accerta usurpazioni nell’intera Provincia di Agrigento e in tutte le città capoluoghi di Provincia e perdona i proprietari di oltre 90 anni di possesso. Nonostante ciò puntualmente l’ex Ufficio Trazzere non solo non tralascia un granello di terra, ma accerta senza esitare ciò che non gli appartiene anche dopo un secolo e mezzo dalla sconfitta del buon Borbone.

Ecco le contrade interessate alla trazzera 409 per le quali re Ferdinando per la necessità impellente ha dovuto incassare denaro per costruire le strade inesistenti in Sicilia.

CONTRADA DELLI TEMPI RUSSI

Sono stati usurpati e pagati mq. 16.732,3200

In basso notiamo l’anno di usurpane e la qualità del terreno, per significare che il Borbone con dispaccio del 9 maggio 1799 ha perdonato i proprietari che hanno usurpato le porzioni di terreno oltre i 90 anni.

CONTRADA FONTANA DELLA PIETRA

Sono state accertate mq. 4.182,3888 di usurpazione

CONTRADA GAMMARA

Sono state accertate mq. 5.130,5402 di usurpazione

Stando così le cose, aggiungiamo altro grande tassello al percorso della Regia Trazzera 409. Infatti, chiarita la competa folle invenzione della Trazzera 409 l’argomento poteva restare concluso se l’antica Regia Trazzera Alcamo-Castellammare riprendeva il suo antico percorso naturale in territorio di Alcamo, vale a dire che detta trazzera di Castellammare arrivasse e partisse dalla Madonna delle Grazie. Purtroppo ciò non è successo. Infatti, l’Ufficio Trazzere stabilisce autonomamente e da pazzia- come già sappiamo – l’arrivo della Trazzera 409 Tonnara Magazzinazzi alla Madonna delle Grazie; mentre la vera Regia Trazzera di Castellammare la devia in contrada Valanche per collegarla con la Via Vicinale San Leonardo per sbarcare allo Orto Ballo-Spirito Santo. Così facendo crea ben due Regie Trazzere armentizie di metri 38.

 La carta del Catasto di Alcamo foglio 33 che mostra la naturale Regia Trazzera di Castellammare che come già conosciamo è stata deviata in contrada Valanche   ad un bivio di altra strada collaterale – in Catasto senza un nome – che arriva e si unisce con la Via Vicinale S. Leonardo. Assurdo! Hanno cambiato pure il Catasto senza alcuna prova.           Ecco il foglio 33 che abbiamo visto all’inizio

La carta mostra in contrada Valanche l’incrocio di due trazzere: la prima in basso la Regia Trazzera di Castellammare che termina esattamente in contrada Gammara; la seconda a sinistra una strada senza nome che si collega con la “strada vicinale S. Leonardo” che attraversa la contrada Fontana della Pietra (per buona memoria abbiamo visto sopra che questa contrada è stata oggetto di usurpazione).

Ecco il risulato finale dell’invenzione dell’ex Ufficio Trazzere e del Comune di Alcamo che scrive sul Piano Regolatore senza leggere ciò che ha scritto perciò ad occhi chiusi.

Quadro ex Ufficio Trazzere

Piano Regolatore Alcamo

Le due mappe sia pure rimpicciolite ma molto chiare e significative mostrano a chiare lettere i tracciati inventati delle due i Regie Trazzere. In definitiva ripeto che la Regia Trazzera n. 409 Tonnara Magazzinazzi arriva alla Madonna delle Grazie e la Regia Trazzera 390 Alcamo-Castellammare arriva allo spiazzo Spirito Santo-Orto Ballo. Così come già detto, si assommano ben due Regie Trazzere armentizie delle quali, come abbiamo sopra dimostrato, la  trazzera n. 409  non è mai esistita come Regia Trazzera e che sempre con il Catasto tra poco ci accorgeremo che è stata costruita dalla Provincia e raggiunge e termina al bivio con la strada “Vallone del Lupo” in contrada Bosco d’Alcamo, per collegarsi nel proseguo con la Regia Trazzera 390 di Castellammare in piena contraddizione con medesima la Relazione di Demanialità. Per comprendere quest’ultimo fenomeno, cioè che il tratto di strada dalla Stazione ferroviaria di Castellammare fino a raggiungere la contrada Bosco d’Alcamo resta una strada Provinciale ci aiuterà la Relazione di Demanialità della decretata Regia Trazzera n. 390 Alcamo Castellammare che riporto lo stralcio in basso (prego il lettore di visionare e leggere la “Relazione).

Ecco lo stralcio della Relazione di Demanialità

Abbiamo letto le seguenti testuali parole: 1) “La trazzera ha inizio in Alcamo allo spiazzo antistante la chiesetta della Madonna delle Grazie e termina in Castellammare…”;2) poche righe più avanti così recita: … dagli accertamenti risulta passante dalle seguenti località: Territorio di Alcamo = contrade: Madonna delle Grazie, S. Leonardo Timpe Rosse, Cavaseno, Orlando, Stracciabisacce.

In merito al punto 1) osservo subito che sul “Quadro Unico” elaborato dall’ex Ufficio Trazzere  e adattato nel Piano Regolatore di Alcamo che gia conosciamo abbastanza bene, la trazzera di Castellammare ha inizio allo Spirito Santo-Orto Ballo e non dalla Madonna delle Grazie in piena contraddizione con la Relazione abbiamo appena letto, scritta e datata e firmata 31/12/1952. Per buona lettura riporto nuovamente in basso le due carte stralciate.

Quadro ex Ufficio Trazzere

Piano Regolatore Alcamo

Il punto verde con il numero 390 indica lo spiazzo dello Spirito Santo, il medesimo tracciato è indicato nel Piano Regolatore che incidentalmente e forse per “spudorata ignoranza” dei responsabili amministrativi e politici, accettano che la R.T. 390 di Castellammare in contrada Eremita o Fontana della Pietra si incontra e si scontra pure con la R.T. 452 corrispondente alla Regia Trazzera Trapani-Palermo. Infatti, la svergognata intelligenza degli autori e disegnatori di Regie Trazzere non fanno passare per le loro menti (anzi se ne fregano) che un’importantissima arteria stradale che unisce Palermo cioè la Capitale con una città Trapani capoluogo di Provincia non ha un percorso proprio ed autonomo (Vedi capitolo XI-parte III, pubblicato il 27 giugno 2020).

Devo ricordare che proprio questo tratto di strada, ripeto Trapani-Palermo, rientra nel percorso della strada Romana costruita nel 210 a.C. dal console Marco Aurelio Lavino per le guerre Puniche contro i Cartaginesi che è rappresentata dalla “Tabula Peutingeriana” sotto riportata.

Nel lato obliquo di sinistra leggiamo Panormus, Segesta (cioè aquis seestanis), Drepanum Lilybeo. Qui è bene rivedere i seguenti capitoli: capitolo I-parte II- La Sicilia primitiva ed antica, pubblicata il 30 maggio 2015; capitolo I-parte III-Le strade Romane, pubblicato il 20 giugno 2015; per non dimenticare quanto segue. I Romani hanno classificato strade in  regie, militari, consolari, pretorie e vicinali. Le prime quattro categorie erano strade pubbliche; quelle vicinali erano site nei borghi e ai borghi conducevano; se non erano fatte con denaro privato si consideravano come pubbliche. Da evidenziare che le attuali mappe catastali del 1938 adottano questo termine “strada vicinale” chiaramente per strade secondarie.

 Proprio i Romani hanno rivisto i percorsi fondamentali che collegavano i più importanti centri dell’isola. Certamente quelle costiere che si dipartono da Messina e fanno periplo dell’isola furono totalmente rifatte costruendovi una notevole serie di ponti per permettere la percorrenza in ogni stagione. Riporto in basso la mappa del professore Giuseppe Tesoriere con la pianificazione delle strade prima del 1861 che proprio abbraccia le costruite dai Borboni a partire dai decreti del 1824.

Infine come ultimo dolce ricordo la mappa del Villabianca ci aiuta a individuare i percorsi che sono stati indicati con cerchi rossi il ramo Hiccara-Lilybeum attraversando Olivam e forse Entella; e. con cerchi bianchi, Panormus-Lilybeum.   In mappa sono indicate, come già detto, Entella ed Olivam, ma non esiste Longaricum.

FRANCESCO MARIA EMANUELE GAETANI – DIARI PALERMITANI 1788

 

In definitiva l’ex Ufficio Trazzere in “Relazione” ha scritto bene e con esattezza “l’inizio della trazzera di Castellammare con lo spiazzo antistante la chiesa Madonna delle Grazie” ed è in piena sintonia con il Catasto e con tutte la carte topografiche antiche e moderne peraltro alcune sopra riportate ed osservate,  ma poi ha cambiato, scambiato e inventato il nuovo percorso diverso ed insensato di quello che abbiamo letto in “Relazione”: ripropongo la carta in basso.

Cortesemente il Demanio Trazzerale o meglio l’Assessore in carica ci può fornire una carta topografica dell’unità d’Italia (1860) con 11.500 km. di semplici strade in Sicilia per annullare definitivamente questa mia favola e tutte le carte topografiche riportate compresa quella di Giuseppe Perez che ripropongo sotto?

Rientrando nel nostro argomento purtroppo la “tiritera” ancora non finisce e continua con l’elenco della “DOCUMENTAZIONE CARTOGRAFICA” descritta nella Relazione di Demanialità  che propongo in basso lo stralcio tanto che l’Assessore pro tempore in carica ha tutto il tempo di riflettere per reiterare i 690 decreti.

Tutti i tracciati delle  mappe,  che abbiamo appena adocchiato, dalla lettera a) alla lettera d) indicano a chiare lettere e senza alcuna possibilità di equivoco, che la Regia Trazzera Alcamo-Castellammare n. 390 ha inizio allo spiazzo antistante la chiesa della Madonna delle Grazie.

Considerato che le carte appena nominate già li conosciamo perché in parte sopra riportate le ripropongo nuovamente senza commento  solo per rinfrescare la memoria senza fatica di ricercarle

Lettera-a) Catasto

Catasto Borbonico

Lettera b) IGM 1852

IGM

Lettera c) Schmettau 1720

Lettera d)

Carta Smith 1826

Resta assodato è confermato che nessuna carta antica dal 1720 in poi fino ai nostri giorni la Regia Trazzera di Castellammare inizia dalla Madonna delle Grazie.

Credo di aver fatto “l’azzecca garbugli”! Ma ne esco sconcertato e nello stesso tempo mortificato specialmente in questi ultimi due anni in cui ho scoperchiato gli altarini per la città di Palermo e di Alcamo perché, come tutto il popolo siciliano, non avrei mai creduto che un organo statale con funzioni legislative come la Regione Siciliana imbrogliasse carte  antiche, documenti e fogli catastali per fare cassa a danno del suo popolo.

La mia mortificazione l’ha percepita anche il mio nipotino Leone di 10 anni (adesso 1° Media) tanto che numerose volte mi ha compianto e proprio questa estate  ha disegnato la carta della Sicilia che riporto in basso: entra nel mio studio coperto mi montagne di carte mi regala il disegno e mi sgrida: Nonno sempre con le trazzere! Adesso basta!

Chiudo con le seguenti foto per significare che ormai i vicini sette di pubblicazioni in questo giornale non sono rimaste lettere morte, abbiamo avuto ed ottenuto la protezione per adesso dei seguenti santi protettori: del professore Silvio Mazzarese che ci ha seguito e ha coronato ed onorato il Giornale e i miei scritti nella Sua Relazione (che riporto in basso nella sua interezza; di recente dall’Onorevole Antonio Lombardo che ci ha promesso che intende cimentarsi con una “Interrogazione Parlamentare” (ben venga dopo sette anni di smacchierare 690 Decreti Assessoriali infondati),  l’Architetto Luigi Santagati, mio maestro, che mi ha dato suggerimenti, spunti, documenti e carte ed ha seguito la rubrica fin dal 2015. Li ringrazio affettuosamente e ne resto onoratissimo.

Prof. Silvio Mazzarese
Onorevole Antonio Lombardo
Arch. Luigi Santagati – Barcellona Pozzo di Gotto – Parco Museo Jalari                 

Pensavo di scrivere poco, ma gli argomenti che smascherano le trazzere sono numerosi tanto che li maturo ogni momento.

Sicuramente questa non sarà l’ultima puntata, in particolare se camminerò al fianco dell’Onorevole Lombardo. Intanto l’intera Rubrica è in salita e sicuramente non è stata lettera persa o morta.

Antonino Messana

 

Appendice

Due belle Regie Trazzere che si baciamo

Le mappe sotto riportare nella sua interezza a mio giudizio potrebbero essere di stimolo per una replica più approfondita di quanto ho già scritto.

PIANO REGOLATORE DI ALCAMO (Tutte le strade sono Regie Trazzere)
QUADRO UNICO EX UFFICIO TRAZZERE
Quadro unico Catasto 1938
Regia Trazzera n.486 Madonna delle Grazie-Madonna dell’Alto           
R.T.n.409 Tonnara Magazzinazzi-Alcamo

DA S. LEONARDO NON C’E’ TRAZZERA CHE TAGLIA LA CITTA’ PER LA MODONNA DELLE GRAZIE E PER LA MADONNADA DELL’ALTO

R.T. n. 390 ALCAMO-CASTELLAMMARE (V.QUADRO UNICO)

Bibliografia

Tesoriere Giuseppe – Viabilità antica in Sicilia. Dalla colonizzazione greca all’unificazione (1860), Zedi Italia, Palermo 1993. Custodito dalla Biblioteca dell’istituto Costruzioni Stradali, coll. 422.P2.26 – Università di Palermo.

Tesoriere Giuseppe –Le strade e le ferrovie in Sicilia– Le tappe del loro sviluppo dopo l’unificazione, Zedi Palermo 1995. Custodito dalla Biblioteca dell’istituto Costruzioni Stradali, coll. 334.P2.25a – Università di Palermo.

Gaetani Francesco Maria Emanuele, Marchese di Villabianca – Manoscritto- Diari Palermitani 1788. Custodito dalla Biblioteca Comunale di Palermo, Casa Professa. Collocazione QqE 90-97; QqD 10700339-340-341-342 (cartina)-342;

“La favola” delle Regie Trazzere di Sicilia. Capitolo Primo – Parte II: La Sicilia Arcaica- CENNI SULLE STRADE DEI PRIMI ABITATORI DELLA SICILIA Le notizie sulla viabilità dei primi abitatori della Sicilia, a dir poco, sono scarse; tuttavia gli studiosi…

 30 Maggio 2015 10771 di Antonino Messana

“La favola” delle Regie Trazzere di Sicilia. Capitolo Primo – Parte III: Le strade Romane

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