Operazione “Oro Bianco”, otto arresti. Indagine iniziata dalla Polizia di Alcamo.

La Polizia di Trapani ha arrestato nella notte 8 persone appartenenti a un sodalizio dedito al traffico illegale di sostanze stupefacenti. I poliziotti della squadra mobile hanno inoltre eseguito 16 decreti di perquisizione personale e domiciliare nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di numerose cessioni di cocaina, identificate nel corso delle indagini.

I provvedimenti dell’operazione denominata “Oro Bianco” rappresentano la sintesi di un’indagine iniziata dal commissariato di Alcamo nel 2017* e protrattasi per due anni con il supporto di personale di Marsala, Castellammare e Mazara del Vallo.

Secondo chi indaga, i destinatari delle ordinanze avevano assunto il comando dell’organizzazione criminale dopo che i vertici erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione “Freezer”, rivolta contro una famiglia mafiosa a capo del mandamento di Alcamo, riuscendo a consolidare contatti già avviati, nella provincia di Latina, con narcotrafficanti operanti nel centro Italia. Sono emersi inoltre due episodi di estorsione aggravata ai danni di pusher che non avevano onorato i debiti contratti con il clan.

*L’attività investigativa svolta dagli investigatori del Commissariato di Alcamo, tra la primavera del 2017 e l’estate del 2019, ha permesso di ricostruire l’organigramma del sodalizio dapprima capeggiato dal mafioso DI GIOVANNI Giuseppe, già uomo di fiducia del defunto boss mafioso alcamese MELODIA Ignazio, inteso “u dutturi”, dal padre Francesco e dai sodali VILARDI Giuseppe e GUIDA Gioacchino.

Questi ultimi avevano assunto poi il comando dell’organizzazione criminale dopo che il DI GIOVANNI Giuseppe era stato tratto in arresto nell’ambito dell’Operazione antimafia denominata “Freezer”, riuscendo a consolidare contatti già avviati, con narcotrafficanti operanti nel centro Italia ed in particolare nella provincia di Latina.

Le risultanze investigative, hanno consentito di sequestrare cospicue dosi di cocaina e di documentare numerosi episodi di trasporto, detenzione e cessione della stessa sostanza.

Sono emersi inoltre due episodi di estorsione aggravata, commessa dai sodali nei confronti di altrettanti pusher, che non avevano onorato i debiti contratti con l’organizzazione criminale.

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