Un grido di libertà per Patrick Zaki

Gibellina: le Orestiadi ospitano la prima nazionale di “My name is Patrick Zaki – 45 days”

Le Orestiadi di Gibellina, la città museo della Valle del Belice, nata dall’idea illuminata di Ludovico Corrao, dopo il terremoto del 1968 che distrusse diversi paesi della Sicilia Occidentale, come Gibellina, rasa al suolo dal sisma e alla cui rinascita artistica parteciparono illustri artisti e scrittori come Consagra e Sciascia, aderiscono all’appello di scarcerazione di Patrick Zaki, l’attivista egiziano detenuto nelle prigioni del Cairo dal 2018. Le Orestiadi hanno accolto l’appello di tutta la comunità internazionale e la petizione per concedergli la cittadinanza italian,a attraverso il progetto, in scena in prima nazionale venerdì 23 luglio (alle ore 21.00) al Baglio di Santo Stefano, “My name is Patrick Zaki – 45 days” di Alessandro Ienzi, vincitore della quarta edizione del Premio #cittàlaboratorio 2021 giovani artisti siciliani – Città di Gibellina. Il Premio, in collaborazione con l’Associazione Culturale Scena Aperta di Palermo e il sostegno del Comune di Gibellina, nasce con lo scopo di valorizzare i giovani autori, registi, coreografi, attori under 35 e i diversi linguaggi della scena teatrale siciliana. “My name is Patrick Zaki – 45 days”, che ha vinto per l’impegno politico e civile mostrato nella scelta di raccontare una storia drammatica e così tristemente attuale nell’ambito della lotta per il riconoscimento dei diritti, è una performance dedicata all’attivista attualmente detenuto nella prigione di Tora al Cairo, di cui si chiede con forza la liberazione e il cui caso è attualmente oggetto della mobilitazione di tutto il mondo. In un contesto geopoliticamente liquido e interconnesso, la vicenda di Zaki, è occasione di coesione e di lotta comune verso una società più conforme a diritto e ai principi di eguaglianza, parità, libertà d’espressione e democrazia. La performance narra di Patrick Zaki, della sua condizione di detenuto e della violenza insita nell’assurdo sistema egiziano di riconferma della detenzione ogni 45 giorni e in assenza di qualsiasi prova. Patrick Zaki è un cittadino egiziano, attivista per i diritti umani, studente dell’Alma Studiorum di Bologna, detenuto con l’unica colpa di custodire e promuovere i valori della democrazia.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteMafia, il boss Bagarella tira un pugno al volto di un agente in carcere a Sassari
Articolo successivoAnche ad Erice centro storico un presidio di vaccinazione anti-Covid 19
Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.