
Il 3 ottobre del 2013 la tragedia nel Mediterraneo, 366 persone annegate al largo di Lampedusa, sette anni sono passati e sette condanne arrivano dal Tribunale di Agrigento.
Secondo il giudice il reato manifestatosi è quello di omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi: 520 le persone a bordo. La richiesta di aiuto fu ignorata, secondo quanto testimoniato dai sopravvissuti, così il peschereccio si sarebbe allontano senza prestare aiuto e senza chiamare i soccorsi.
Le condanne: se anni al comandante dell’imbarcazione, Matteo Gancitano, di Mazara, e quattro anni sono agli altri componenti l’equipaggio, tre tunisini, un senegalese e due mazaresi.