“Nessun sequestro per il centro Emolab di Alcamo”

“Il laboratorio di analisi non è mai stato sottoposto a sequestro. Il provvedimento riguarda soltanto il macchinario utilizzato per la processazione dei tamponi molecolari”.

ALCAMO. “Il centro di analisi Emolab non è mai stato sequestrato, anzi, ha sempre continuato ad offrire i suoi servizi all’utenza”. Ad affermarlo è l’Avvocato Vincenzo Abate da noi contattato per la vicenda del laboratorio di analisi di Alcamo Emolab, finito nell’occhio del ciclone per una presunta truffa ai danni della Regione. La vicenda è dello scorso 16 ottobre.

Mercoledì scorso una nuova visita dei Carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni per una nuova perquisizione. Ad essere stati sequestrati per verifiche documenti e pc. Ma niente sequestro del laboratorio. Proprio ieri mattina siamo andati al laboratorio e abbiamo verificato di persona che è aperto e svolge il normale servizio all’utenza, con analisi e ritiro dei referti. Siamo andati proprio per avere piena conferma su quanto emerso nei giorni scorsi. Il laboratorio, quindi, non ha subito nessun sequestro, ma la contestazione riguarda la Valutazione Esterna di Qualità (VEQ), una valutazione che tutti i laboratori sono tenuti ad effettuare periodicamente, come un vero e proprio  test sulla qualità dei macchinari. Questo, in sintesi, è quello che ci ha spiegato il legale del laboratorio, l’Avvocato Abate da noi contattato per avere maggiori chiarimenti sulla vicenda. Il laboratorio di analisi non è mai stato sottoposto a sequestro. Il provvedimento ablatorio disposto dall’Autorità Giudiziaria procedente in data 09.10.2020 ha interessato, unicamente, il macchinario utilizzato per la processazione dei tamponi molecolari. Il centro, pertanto, continua a svolgere regolarmente l’attività di analisi clinica”, afferma l’Avvocato Abate ad Alqamah.it.

La nostra redazione ha verificato nei giorni scorsi che il laboratorio in effetti lavora regolarmente, effettuando tutti i servizi, anche quelli relativi ai tamponi rapidi. “In nessun caso si parla di falsificazioni dei tamponi. E il laboratorio di analisi non è mai stato sequestrato”- ha spiegato l’Avvocato Vincenzo Abate contattato da Alqamah.it. Quindi, in sostanza, il sequestro ha riguardato soltanto il macchinario per l’analisi dei tamponi molecolari, avvenuto lo scorso ottobre.È di fondamentale importanza chiarire che in alcuna delle ipotesi investigative prospettate dalla Polizia Giudiziaria e in alcuno degl’atti disposti dall’A.G. procedente, è stato mai avanzato il sospetto di una presunta attività di falsificazione degli esiti dei tamponi molecolari effettuati dal laboratorio.

I Carabinieri del NAS, durante la prima visita nel laboratorio lo scorso ottobre, hanno evidenziato come il laboratorio abbia continuato ad analizzare tamponi molecolari per conto dell’ASP di Trapani, di cliniche delle provincie di Palermo e Trapani nonché di privati, nonostante le apparecchiature utilizzate (nei mesi di aprile ed agosto) fossero state valutate non idonee per lo screening del codiv-19 da parte dell’ente certificatore regionale di controllo qualità. – si legge nella nota dei Carabinieri del Nas – Inoltre era stato rilevato che le matrici oggetto di analisi erano risultate difformi dal reale contenuto e, in alcuni casi, l’esame analitico aveva dato esito negativo al virus quando in realtà doveva essere positivo”. Su questo punto l’Avvocato Abate è chiaro. “Quella della falsificazione dei tamponi – aggiunge il legale – è stata una valutazione giornalistica, priva di ogni riscontro fattuale e giuridico. Ed invero, l’attuale ipotesi d’accusa, enucleabile nell’ambito dell’art. 356 del codice penale, verte in  modo precipuo su una complessa questione di natura interpretativa afferente alla funzione del programma Veq Sars-Cov-2 sviluppato dall’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana”.

Altra contestazione dei Nas riguarda il prezzo dei tamponi. “Hanno praticato ai privati un prezzo per tampone variabile tra 80 e 100 euro, anziché applicare la tariffa di euro 50 a test stabilita dalla circolare regionale, una delle condizioni per la quale lo specifico esame era stato accreditato anche ai laboratori privati” – scrivono i Carabinieri del Nas nella relazione di sequestro del macchinario di ottobre.

Nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Trapani, Procuratore aggiunto Maurizio Agnello, sostituto procuratore Brunella Sardoni, sono indagati Benedetto Fabio Di Giorgi, rappresentante legale della società e Salvatore Ciaccio, direttore tecnico del laboratorio Emobal di via Torquato Tasso ad Alcamo. Per entrambi l’accusa è di truffa ai danni del Sistema Nazionale Sanitario.

“Ancora, appare assolutamente fuor di dubbio la portata fantasiosa ed illativa dell’accostamento della vicenda “Emolab” all’inchiesta sull’ex manager dell’A.S.P. di Trapani, Dr. Fabio Damiani, indagato – aggiunge infine l’Avvocato Vincenzo Abate – per fatti di corruzione che in nulla possono afferire alla vicenda oggetto dell’articolo de quo.  Infatti, ad una più attenta analisi dei fatti  emerge con chiarezza che l’accreditamento del laboratorio “Emolab di S. Ciacio  & C. S.r.l.” è avvenuto a seguito della partecipazione all’avviso pubblico n. 248 del 23.03.2020 disposto direttamente dall’Assessorato della Salute-Regione Siciliana per l’individuazione dei laboratori in grado di processare tamponi oro-faringei per la ricerca del Covid-19. Pertanto, alcuna competenza o funzione in ordine alla verifica della sussistenza dei necessari requisiti è mai gravata sull’A.S.P. di Trapani. Una volta che il laboratorio di analisi è stato accreditato dal competente Assessorato Regionale, il Dr. Damiani si è limitato a stipulare la convenzione per l’attività di screening per l’identificazione del SARS-CoV-2. È evidente, dunque, che il tentativo di accostare il Dr. Damiani alla ditta “Emolab S.r.l.” rappresenta niente più che una trovata giornalistica, il cui scopo – sottolinea – è puramente quello di accrescere l’interesse nei riguardi di una vicenda che inevitabilmente suscita clamore mediatico e sdegno collettivo.

In merito ad altre presunte ipotesi delittuose addebitabili all’amministratore della precitata società, – dichiara l’Avvocato Abate – si rappresenta la ferma convinzione da parte degli organi societari di aver sempre operato con la massima diligenza, e precisione, nell’esercizio della propria attività. Per tale motivo si ripone piena fiducia nelle attività di verifica della magistratura, confidando che al termine delle indagini  si possa fare pienamente chiarezza sia sui fatti occorsi sia sull’assoluta estraneità agli stessi da parte dei miei assistiti.

Si coglie infine l’occasione per evidenziare, che in riferimento alle molteplici illazioni e calunnie aventi ad oggetto la presunta falsità degli esiti dei tamponi, lo scrivente difensore – conclude – ha ricevuto espresso mandato di attivare innanzi le competenti Autorità Giudiziarie ogni iniziativa utile a tutelare l’onore e la reputazione della società “Emolab di S. Ciacio & C. s.r.l.” del proprio amministratore e dei professionisti che per essa lavorano con dedizione e serietà.

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