Fermati, in alto le mani, dacci tutto

Baby gang in azione sulle mura di Tramontana a Trapani. Un uomo derubato sotto minaccia di due pistole

Da qualche tempo residenti del centro storico di Trapani, commercianti, turisti o comunque chi frequenta l’area pedonale, sono rimasti vittime, e non sempre spesso, di qualche balordo minorenne, spalleggiato da altri giovanissimi amici. Spintoni, disturbi di vario genere, qualche furtarello, episodi che hanno creato fastidi e proteste, soprattutto perché a subire questi atti di soverchieria e violenza sono stati altri giovani e giovanissimi. Ci sono state le denunce, le forze dell’ordine per qualche caso sono riusciti ad individuare i responsabili e per i casi più gravi sono stati fatti anche arresti su ordine della magistratura. Ma non ha precedenti ciò che un paio di giorni addietro è accaduto ad un uomo, un funzionario pubblico di 33 anni, originario di Palermo. Accerchiato da una baby gang, due di questi giovani tenevano strette ai pugni le pistole, costretto a consegnare loro lo zaino con tutti i suoi averi. Il fatto è stato denunciato dall’uomo alla Squadra Mobile. Luogo di quella che è stata una vera e propria aggressione la stradina che sovrasta le Mura di Tramontana. “Era il primo pomeriggio, a piedi – racconta la vittima – stavo percorrendo la strada delle Mura di Tramontana. La mia intenzione quella di scendere nella spiaggia per un paio di ore di relax. Superata l’entrata di un esercizio commerciale, vicino alla scala che permette di raggiungere la spiaggetta, mi sono ritrovato accerchiato quattro ragazzini, avranno avuto tra i 16 e i 18 anni. Due di loro mi hanno puntato contro le pistole che tenevano, con l’evidente richiesta di dar loro tutto ciò che avevo appresso. Ho dovuto consegnare lo zaino dove c’erano anche i miei documenti, portafoglio, carte di credito, bancomat, e denaro. Me lo hanno strappato dalle mani e sono fuggiti via. Io ho dovuto rinunziare a quei momenti di relax che pregustavo, sono tornato sui miei passi per dirigermi alla Questura per presentare denuncia”. Purtroppo in quel momento nei pressi non c’era anima viva, nessuno al quale poter chiedere aiuto o richiamarne l’attenzione. Nessun testimone. Ma nel giro di poco tempo l’episodio è diventato argomento di tante discussioni tra residenti e commercianti della zona.

Una vicenda che ovviamente suscita un certo allarme, le indagini sono in corso. “E’ necessario – dice un commerciante della via Libertà – che vengano intensificati i controlli che certamente già ci sono ma non bastano. Pensiamo che i vigili urbani non servano solo per fare rispettare divieti e Ztl, che sono buona cosa, ma se si vuole creare un’area pedonale che si rispetti, va anche organizzata la sua gestione in sicurezza”. “Sappiamo delle baby gang – racconta una coppia di fidanzati che spesso dice di passare il tempo percorrendo le mura di Tramontana, ogni tanto qualcuno malintenzionato si materializza dinanzi nel tardo pomeriggio, o nelle ore serali, ma talvolta basta affrontarli in un certo modo per farli scappare via, altre volte riescono a prendersi il denaro che la vittima ha in tasca. Ma mai abbiamo visto giovanissimi che vanno in giro a minacciare e derubare armati di pistola”.

L’episodio di adesso come gli altri ripropone il problema dell’assenza in città di un adeguato servizio di video sorveglianza. Un problema sul quale più volte è intervenuta la Questura. Analoga esigenza sollevata dal Comando dei Carabinieri. E’ stato possibile risolvere alcuni casi ricorrendo ai sistemi di sorveglianza delle singole attività commerciali almeno quando le telecamere sono risultate rivolte anche verso la prospiciente strada. “Ma non possiamo lavorare con i privati – dice un poliziotto- serve la video sorveglianza gestita dalla Polizia Municipale e collegata con la nostra Sala Operativa. Serve un sistema di video sorveglianza capace poi di registrare”.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteGli aggiornamenti del 18 Settembre sul coronavirus nel trapanese: 284 i positivi
Articolo successivoCoronavirus: arrivati in Sicilia i primi tamponi rapidi
Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.