Distretto Turistico Sicilia Occidentale: “non azioni estemporanee, ma adottare misure concrete ed efficaci”

“A nome del territorio della Sicilia Occidentale, sfregiato in quest’ultimo fine-settimana dagli ennesimi devastanti roghi, desidero lanciare una sentita e accorata richiesta di aiuto  affinché si possa porre termine a queste scellerate azioni”, inizia così una lettera inviata dal Presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, Dott.ssa Rosalia D’Alì, al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, all’Assessore Regionale del Territorio e Ambiente Salvatore Cordaro e all’Assessore Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina e per conoscenza alla Deputazione Regionale della provincia di Trapani e agli Organi di Stampa..

Ma la missiva appunto non si esaurisce con questo incipit, infatti continua:

“Come le SS.LL. certamente sapranno, il 29 agosto u.s., al primo accenno di scirocco, con puntualità quasi scientifica, sono stati appiccati diversi incendi che, favoriti dal forte vento proveniente da sud, si sono propagati in una vastissima area, infliggendo un colpo mortale alle bellezze ambientali e naturalistiche di un comprensorio senza eguali.

La Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, Scopello, San Vito lo Capo, Macari, Bosco Scorace e in precedenza Monte Cofano, Montagna Grande hanno subito danni incalcolabili a causa dei roghi che stanno mettendo in ginocchio un territorio già fortemente provato e, adesso, depauperato di quanto più bello possa offrire ai siciliani e ai turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Ci chiediamo come possa questo Distretto Turistico lavorare per promuovere una destinazione turistica che ogni anno, sempre nel periodo estivo, viene devastata dagli incendi. Questo parte di Sicilia vanta un patrimonio paesaggistico unico al mondo che la rappresenta e che costituisce un elemento di forte attrazione nei confronti di turisti e appassionati viaggiatori.

Devastazioni immani come quelle avvenute nei giorni scorsi richiedono un’attività che non può essere soltanto repressiva, ma anche e soprattutto di prevenzione. Non pensiamo che alla Regione Siciliana manchino mezzi e risorse umane e finanziarie per mettere in piedi una task force, con compiti anche di “intelligence”, per prevenire la distruzione del territorio. Prevenire e, se possibile, creare le condizioni per agire più rapidamente in modo da scongiurare questi reiterati attentati alla bellezza dei luoghi e alla sicurezza delle persone.

L’aspetto ambientale è parte integrante del nostro patrimonio turistico ed è per questo che non abbiamo più intenzione di assistere inermi alla continua profanazione di un territorio che chiede soltanto di lavorare e vivere valorizzando le bellezze uniche che Madre Natura gli ha donato.

In conclusione, chiediamo al Presidente Musumeci, agli Assessori Cordaro e Messina ma, anche, all’intero Governo Regionale, che la Regione Siciliana intervenga in modo definitivo, non con azioni estemporanee ma adottando misure concrete ed efficaci per porre fine a questo scempio.

Confidiamo in un Vostro atto d’amore verso questa terra che, già vessata da numerose criticità, continua a subire attacchi al proprio patrimonio ambientale contraddistinto da luoghi di impareggiabile bellezza, dai boschi secolari di Scorace e Montagna Grande, alla macchia mediterranea dello Zingaro. Risorse di inestimabile valore che, nel tempo, hanno consentito di mettere a punto un’offerta turistica legata ai percorsi naturalistici e di trekking.

Il depauperamento di tale patrimonio produce conseguenze nefaste sullo sviluppo socio-economico di quest’angolo di Sicilia e, pertanto, riteniamo indispensabile che il Governo Regionale faccia la propria parte per ripristinare nel più breve tempo possibile lo stato dei luoghi, mettendo a disposizione le necessarie risorse.

Auspicando, dunque, che il Governo Regionale dia a questo territorio le risposte che merita, attivando in tempi rapidi tutti gli strumenti che la gravità del problema richiede, ringraziamo per l’attenzione e porgiamo distinti saluti”.

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