Filippo Cracchiolo: troppi ritardi nei lavori di manutenzione della scuola Pirandello. Trovare soluzioni immediate

ALCAMO. Il consigliere comunale del Partito Democratico, Filippo Cracchiolo, con una nota stampa denuncia i ritardi dell’Amministrazione alcamese riguardo ai lavori di manutenzione della scuola Luigi Pirandello di Alcamo e le conseguenti criticità per l’avvio del nuovo anno scolastico.

A poche settimane dalla riapertura delle scuole, infatti, il rischio concreto è quello di non avere aule a sufficienza per tutti gli alunni. La causa è imputabile ad un controsoffitto, crollato nel mese di aprile al secondo piano dell’istituto, non ancora riparato.

In un Paese normale – commenta Filippo Cracchiolo – in un Comune normale, già all’indomani della notizia del crollo di parte del controsoffitto dell’istituto scolastico Luigi Pirandello, si sarebbero avviate tutte le procedure volte alla riapertura di una importante ala dell’edificio. Ma, evidentemente, il nostro non è un Paese normale. Se a tutto questo aggiungiamo che, oggi più che mai, a causa della pandemia ancora in corso, la necessità e l’utilità di ampi spazi volti a favorire la “didattica in presenza” è ancora maggiore rispetto al passato, il ritardo dell’Amministrazione grillina nell’affidare la Redazione del progetto di manutenzione straordinaria del primo piano della Scuola diventa incomprensibile e imperdonabile.

Risale al 22 aprile – prosegue la nota – infatti, la segnalazione del crollo di una porzione del controsoffitto del piano superiore dell’istituto sito in Via Fra Felice di Sambuca, ma solo in data 13 agosto, anche a causa della rinuncia del professionista precedentemente individuato, è stato affidato l’incarico per la redazione del relativo progetto. L’istituto Pirandello costituisce sicuramente una eccellenza del nostro territorio, uno dei pochi a garantire il cosiddetto “tempo pieno” e, a meno di un mese dalla ripresa delle attività scolastiche, il rischio di dovere dislocare altrove e per diverse settimane alcune aule è sempre più concreto.

 Da cittadino prima e da consigliere comunale poi – conclude il consigliere – non posso e non voglio accettare tutto questo. Non è affatto raro in Consiglio Comunale sentire pronunciare espressioni che fanno riferimento all’agire e alla politica del “buon padre di famiglia” e, proprio in casi come quello che ho appena descritto, chi è posto al vertice dell’amministrazione dovrebbe tenere bene a mente quelle parole e lavorare di conseguenza, lasciando da parte la politica degli annunci e delle promesse; in fondo si tratta solo di agire per tempo e dimostrare di sapere affrontare problemi di modesta entità che rischiano però di creare gravi disagi e disservizi alle famiglie e all’intero territorio, perché se è vero che l’errore è possibile, non sapere rimediare è cosa peggiore dell’errore stesso.

Allo stato attuale, nelle prossime settimane, il Plesso Pirandello inizierà le procedure per l’avvio dell’anno scolastico senza poter contare su una parte della sua struttura in quanto non più accessibile. Se non verrano realizzati dei lavori in tempi record il rischio concreto è quello di trasferire alcune classi in altre strutture. Situazione che sicuramente si poteva scongiurare se l’Amministrazione  comunale avesse realizzato i lavori di manutenzione per tempo.

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