“Qui vengono con la camionetta e ci arrestano”

Operazione Aegades: le previsioni azzeccate del sindaco Pagoto

Uno dei capitoli dell’indagine della Guardia di Finanza denominata “Aegades” e che ha visto anche l’arresto del sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto – che dai domiciliari ha inviato al Comune le sue dimissioni – riguarda l’utilizzo di telecamere di video sorveglianza distratte dal loro uso, a servizio dell’Area Marina Protetta. Alcune delle video camere erano anche dotate di sensori di movimento e dovevano essere impiegate nello studio della “foca monaca” la cui presenza sarebbe stata accertata in alcuni periodi nell’isola di Marettimo. Le video camere invece sono state impiegate a favignana a proposito del controllo degli scarichi di rifiuti solidi urbani e almeno in un caso addirittura impiegate per diffamare uno dei maggiori consiglieri di opposizione al sindaco, Michele Rallo. Quello che hanno accertato i finanzieri, anche attraverso le intercettazioni, è la circostanza che non appena Pagoto e altri esponenti dell’amministrazione, tra questi il comandante

Filippo Oliveri

della Polizia Municipale Filippo Oliveri e l’assessore Giovanni Sammartano, raggiunti tutti e due da misure cautelari, rispettivamente arresti domiciliari e divieto di dimora a Favignana, hanno avuto sentore delle indagini si sarebbero subito occupati di far risultare un comodato d’uso tra Amp e Comune di Favignana per l’utilizzo delle video camere. E che avevano piena consapevolezza delle loro responsabilità lo si può dedurre proprio da una affermazione del sindaco Pagoto, “vengono qui e ci portano via con le camionette”. Secondo le indagini l’utilizzo delle video camere di sorveglianza da parte dell’amministrazione comunale di Favignana era più che altro destinato a porre in essere “ricatti” contro gli oppositori e gli avversari schieratisi contro Pagoto nelle ultime elezioni amministrative.

GIACALONE: ci sono video utili non utili… perché basta che l’impianto si muoveva scattava…

OLIVERI: perché era per la “foca monaca” quindi, qualsiasi movimento … partiva e quindi partiva il video…”.

PAGOTO: noi come attrezzature quale utilizziamo…sono dell’area marina protetta…

OLIVERI: eh, bravo…

PAGOTO: sono arrivate per le foche monache…

OLIVERI: dobbiamo stare attenti in questo… anche perché io volutamente non ho voluto fare tanto…verbale scritto…

Giovanni Sammartano

SAMMARTANO: …Daniela voleva un verbale scritto…Io dissi: no, perché noi non le possiamo dare all’ufficio tecnico…

PAGOTO: e perché non le compriamo subito e le facciamo montare subito Giovanni?

perché queste sono cose non omologate…

SAMMARTANO: sono fototrappole… non penso che sono la stessa cosa del sistema di videosorveglianza…

OLIVERI: sono del Ministero… sono…

PAGOTO: si comprano queste e si sostituiscono perché…

OLIVERI: si, sono d’accordo…

PAGOTO: perché l’unica cosa a cui siamo esposti è questa…

SAMMARTANO: però dico… il discorso è cioè dovrebbe venire il Ministero dell’Ambiente a chiedere perché le avete utilizzato queste cose…

OLIVERI: le cambiamo direttamente… se no ne compriamo alcune con scatti diversi perché queste hanno scatti continui… vabbè noi queste per ora le continuiamo ad utilizzare in questi giorni giusto?…”.

Quando nel febbraio 2019 la Finanza ha chiesto la documentazione per l’uso delle video camere di sorveglianza è saltato fuori un verbale di consegna in comodato d’uso gratuito temporaneo di quattro fotocamere di proprietà dell’AMP, verbale asseritamente sottoscritto in Favignana alle ore 10.00 del 15 gennaio 2019 dal responsabile ad interim dell’Area Marina Protetta Dott. Filippo Oliveri e dal responsabile del IV Settore del Comune di Favignana, ing. Giuseppe Alcamo. La prova che quel verbale era artefatto i finanzieri lo hanno ascoltato direttamente dalla voce del comandante Oliveri

OLIVERI: io volutamente non ho voluto fare tanto…verbale scritto… perché Daniela

 SAMMARTANO voleva un verbale scritto…Io dissi: no, perché noi non le possiamo dare all’ufficio tecnico…”.

E che quel verbale era falso le Fiamme Gialle lo hanno appurato in quanto hanno accertato che nella data di formazione del documento, Alcamo si trovava a Levanzo assieme all’assessore Sammartano. Quando Pagoto è stato così messo a conoscenza dell’attività della Guardia di Finanza aveva uno sbotto d’ira con Oliveri

OLIVERI: loro hanno questa acquisizione che devono fare in merito alle telecamere… meno male che abbiamo trovato tutte le carte… ho fatto… poi avevo già fatto un verbale di consegna all’ingegnere Alcamo il 15 gennaio, in comodato d’uso gratuito delle telecamere…

PAGOTO: Quando dico una cosa io non la fate…

OLIVERI: e che cos’è che non abbiamo fatto Sindaco?

PAGOTO: vi avevo detto: fate subito… acquistate subito…io ve l’avevo detto subito: attenzione alle telecamere se sono…O

OLIVERI: si e l’abbiamo

SAMMARTANO: hanno fatto il contratto di comodato…

OLIVERI: abbiamo un contratto ufficializzato…

PAGOTO: è distrazione di…

OLIVERI: ma relativamente… perché non erano…io l’ho dichiarato… scusate, perché distrazione? Sono delle telecamere che in quel momento non erano… io ho specificato che vengono date in comodato d’uso gratuito temporaneamente, nelle more che l’amministrazione provvedesse all’acquisto. Abbiamo un preventivo… non ci sono i fondi in bilancio… cioè, hai un’emergenza che è quella dei rifiuti… capito?

 PAGOTO: si poteva anche evitare… si noleggiavano, si facevano e si dicevano… perché è normale che se esce qualcosa dall’area marina protetta c’è qualcuno che poi… ma vale per la macchina, vale per una penna, vale per…

OLIVERI: perché qua ci trovano il pelo per qualsiasi cosa facciamo…”,

PAGOTO: le cose sono due: o da un giorno all’altro questi vengono con la camionetta…

SAMMARTANO: e ci arrestano!

PAGOTO: e ci arrestano a tutti, o sarà… io… io… siccome sono iper tranquillo… però capisco che ti mettono in difficoltà… Ti mettono in difficoltà… ti mettono in difficoltà… ti mettono in difficoltà… ma cosa devo fare Giovanni? Cosa devo fare? La cosa qual’è però che mi incazzo? Che alcune volte le cose le sappiamo… questa cosa delle telecamere Giovanni è stata una cosa lanciata troppo facile… è stata una cosa lanciata troppo facile!

OLIVERI: però non avevamo alternativa io non è che volevo…

PAGOTO: si affittavano (chi ascolta sente distintamente il sindaco sbattere violentemente i pugni sulla scrivania)… non avevi alternative… Ma purtroppo quando io parlo non mi sente nessuno!

OLIVERI: non è che non ti sente nessuno!

PAGOTO: lo stesso discorso delle telecamere io l’avevo detto…

OLIVERI: si si…

PAGOTO: che caspita ci vuole per affittare quattro telecamere, comprare… Dice: ma ci vuole… se no… era normale!

OLIVERI: si… no… questo l’avevi detto…

PAGOTO: era normale! Perché non è per cosa… ma è l’a, b, c… questo

SAMMARTANO: lo sapeva che era “inculata”… comunque… però dice che le dichiarazioni che ha fatto lui e le dichiarazioni che ha fatto Alcamo le cose perché poi Alcamo aveva i preventivi fatti per fortuna…killer che dovevamo prendere… In questa cosa aiuta l’ordinanza di Musumeci… perché ti dice agisci in questo modo…

PAGOTO: non è questo il problema Giovanni…

SAMMARTANO: lo so qual è il problema…

PAGOTO: è distrazione di cose… distrazione di strumenti… questo è il problema non sono le altre cose…”.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.