Ruggirello ai domiciliariLa decisione assunta dal Tribunale del riesame

Il Tribunale del riesame accogliendo l’ulteriore richiesta della difesa,  ha disposto la revoca della misura cautelare in carcere per l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello, arrestato 15 mesi addietro per mafia, nell’ambito dell’operazione “Scrigno”. Ruggirello ha già lasciato il carcere di Santa Maria Capua Vetere dove è stato recluso e dove ha anche contratto durante la detenzione il virus Covid 19.

I giudici hanno adesso disposto la scarcerazione e all’ex deputato e stato concesso il permesso di raggiungere senza scorta la propria dimora, dove sconterà i domiciliari. Ruggirello potrebbe già comparire il prossimo 9 luglio nell’aula del Tribunale di Trapani, dove si sta svolgendo il dibattimento scaturito dal blitz antimafia “Scrigno” e dove l’ex parlamentare è tra gli imputati. Nel corso dell’ultima udienza la sua difesa – avvocati Vito Galluffo e Carlo Taormina – ha presentato una lunga lista di testi, tra i quali  l’ex presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, l’ex sottosegretario Davide Faraone e il deputato regionale Baldo Gucciardi. «Possono chiarire la mia lontananza dalla mafia» ha detto Ruggirello allora collegato in videoconferenza dal carcere campano. Il pm Gianluca De Leo ha chiesto l’acquisizione di un dossier fotografico su l’ex parlamentare, alcune sentenze, e i relativi decreti autorizzativi a supporto delle intercettazioni depositate, finalizzata quest’ultima produzione all’acquisizione dei brogliacci e delle trascrizioni delle intercettazioni.

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