Messina, indagine della Procura e della Squadra Mobile, 11 arrestati
Stamattina è scattato il blitz che ha visto destinatari di una misura di arresti domiciliari 11 persone, tra questi un funzionario del Genio Civile di Messina e un dirigente del Genio Civile di Trapani, l’attuale Capo Giancarlo Teresi. Quest’ultimo avrebbe intascato mazzette dall’imprenditore messinese quando si trovò a fare il direttore dei lavori dell’appalto per il dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo, un’opera da 800 mila euro.
Il tutto si sarebbe svolto fra gennaio e novembre del passato anno, a svelare ciò le intercettazioni della polizia, così sarebbe uscito fuori che al dirigente del Genio Civile sarebbero stati offerti un soggiorno in albergo, una cena per i suoi amici e un contributo di 700 euro per acquistare un’auto d’epoca.
Il vulnus dell’inchiesta però è un imprenditore messinese, che invece è finito in carcere, e un gruppo di fedelissimi perno principale per avere contatti nelle amministrazioni pubbliche e anche notizie riservate. In una vicenda del genere non poteva non mancare una “talpa”, in particolare al palazzo di giustizia, infatti ai domiciliari è finito un autista in servizio alla direzione distrettuale antimafia di Messina, ora accusato di corruzione, in particolare di avere passato notizie sulle indagini in corso, ma anche informazioni sugli spostamenti dei magistrati.
L’ing. Giancarlo Teresi aveva preso il posto dell’Ing. Giuseppe Pirrello a Capo del Genio Civile di Trapani nel novembre dello scorso anno, dopo l’arresto per corruzione dell’Ing. Pirrello nell’ operazione denominata “Palude” condotta dalla Guardia di Finanza.