Il Patrimonio culturale artistico e paesaggistico come percorso di crescita che inizia dalla scuola

Foto Alqamah.it

Verrà presentato domani mattina alle ore 9:00, presso la Chiesa Madre di Alcamo, il progetto PON “Il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico come sussidio alla didattica” che ha visto coinvolti, con ottimi risultati, l’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Girolamo Caruso” di Alcamo, diretto dal Dirigente Prof.ssa Mione Vincenza, che si fa promotore di educare e sensibilizzare alla bellezza del patrimonio culturale artistico e paesaggistico dell’intero territorio trapanese realizzando, insieme all’Istituto Comprensivo “Sebastiano Bagolino” di Alcamo diretto dal Prof. Provenza Antonino e dall’Istituto di Istruzione Superiore “Sciascia e Bufalino” di Erice, diretto dal Prof. Badalamenti Andrea. Il progetto si è articolato in 18 moduli formativi in parallelo per un monte ore pari a 540, con 36 esperti del settore, al fine di rafforzare e coinvolgere oltre 450 studenti delle tre istituzioni scolastiche.

Il progetto formativo ha avuto come obiettivo quello di incentivare la conoscenza dei luoghi, in cui vivono e crescono i ragazzi, come premessa pedagogica per dar vita a buoni cittadini che intraprendono una corretta riappropriazione degli spazi possano creare luoghi urbani sempre più vivibili e a dimensione d’uomo; a partire dal rispetto e dalla valorizzazione del Territorio.

Per gli interventi sulla cittadinanza attiva, gli allievi devono uscire per conoscere, realizzare un rapporto concreto, da poter attuare direttamente con il bene culturale, non astratto e vago come avviene nelle lezioni che si svolgono nella scuola a porte chiuse. Così facendo, la scuola ha assunto una valenza diversa, più positiva e reale e la conoscenza è avvenuta in una forma più naturale e più vicina a quell’apprendimento spontaneo.
La città e il territorio circostante sono stati concepiti come aula esterna al fine di costruire un percorso concreto di Educazione alla Legalità e alla Bellezza. Gli alunni sono stati coinvolti in attività laboratoriali volte a promuovere la conoscenza e il senso di appartenenza al Territorio attraverso approcci didattici innovativi; in questo modo è stata promossa e data applicazione pratica al concetto di “quartiere come bene comune” del quale prendersi cura.

L’articolato e complesso progetto formativo, diretto dalla Dirigente Mione, è stato coordinato dal Prof. Enzo Munna e dalla Prof.ssa Rosanna Risico dell’ITET “G. Caruso”.
I percorsi formativi che hanno consentito di redigere schede tecniche, rilievi video, rilievi fotogrammetrici e scansione 3D sono stati:
Alla scoperta dei percorsi sacri – esperti: La Rocca Marianna e Gervasi Maria; Inventariare per conoscere e valorizzare l’arte orafa e design creativo del territorio attraverso tecniche di realtà virtuale – esperti: Iraci Leonardo e Munna Enzo Giuseppe; Inventariare per conoscere e valorizzare le chiese storiche attraverso tecniche di realtà virtuale – esperti: Saracino Giuseppe, Milazzo Lidia, Filippi Antonino e Caradonna Salvatore;

Foto Alqamah.it

Alla scoperta dei percorsi sacri dell’agro-ericino – esperti: La Porta Angela Maria e Poma Elisabetta; Teatro e scenografie virtuali per rappresentare realisticamente il territorio – esperti: Iemmola Crystel, Di Bernardo Francesca, Amato Caterina, Malerba Annamaria, Sanna Maria Enrica e Licari Girolama; Riqualificazione del centro storico – esperti: Cottone Rosario Enzo e Mirabella Fabio; Piano colore città urbane e periferie – esperti: Cusumano Salvatore e Pennolino Antonella; I love sicily – esperti: Longo Ignazio e Amato Fabrizio. Gli esperti sono stati affiancati da cultori del calibro del Prof. Calia e del Prof. Melia Francesco che hanno spiegato, con dovizia di particolari, la storia delle più antiche chiese della città come quelle della chiesa Madre e di Sant’Oliva; Fulvio Catalanotto, Alqamah quotidiano, storie e aneddoti legati al culto Mariano.

 

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