Condannato Paolo Liga, arrestato a Castellammare da latitante e ritenuto “cerniera” tra la mafia trapanese e palermitana

PALERMO. È stato condannato dal GUP del Tribunale di Palermo Marco Gaeta alla pena di anni 12 e 4 mesi di carcere (la Procura ne aveva chiesti 18) Paolo Liga, ritenuto dagli inquirenti “erede” dello zio Pino Scaduto, storico capomafia di Bagheria. Ieri si è chiuso il processo di primo grado per gli arrestati dell’operazione “Legame” che hanno scelto il rito abbreviato: 5 condanne e un assoluzione.

Condannati anche Gioacchino Di Bella (2 anni), Riccardo e Claudio De Lisi (rispettivamente condannati a 11 e 7 anni di carcere), Pietro Liga (2 anni e 8 mesi). Gli altri due finiti agli arresti nel gennaio dello scorso anno sono i castellammaresi Salvatore Farina e Rosaria Maria Liga. Assolto e subito scarcerato invece Giuseppe Sanzone.

Paolo Liga, che ha usufruito dello sconto di pena di un terzo per la scelta del rito abbreviato, nel tempo, secondo le indagini, sarebbe diventato l’uomo centrale del mandamento di Bagheria e “cerniera” tra la mafia trapanese, dove comanda il latitante Matteo Messina Denaro, quella oltreoceano e quella palermitana.

Nello specifico si sarebbe “specializzato” nelle estorsioni, nei contatti con la mafia trapanese e americana, per questo motivo veniva chiamato l’americano, oltre a custodire l’arsenale della famiglia mafiosa. Paolo Liga, coinvolto nell’operazione antimafia “Reset 2” venne individuato dopo 4 mesi di latitanza a Castellammare del Golfo dai Carabinieri del Ros nell’appartamento del centro della città messo a disposizione da Natale Farina, fratello del cognato Salvatore Farina. Secondo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e dalle indagini Liga è “un personaggio di estremo rilievo negli equilibri della consorteria bagherese in quanto soldato che, in virtù dei posseduti legami di parentela e frequentazioni, avrebbe per lungo periodo operato come fulcro del collegamento tra il mandamento di Bagheria ed elementi di spicco della mafia trapanese. Liga appartiene alla famiglia mafiosa di Bagheria in quanto nipote diretto di Scaduto “Pino” Giuseppe (in carcere dal 2008 poiché ritenuto capo del mandamento di Bagheria) e fratello di Liga Pietro, anche lui in carcere”.

Paolo Liga è il cognato del castellammarese Salvatore Farina, quest’ultimo già arrestato nel dicembre del 2014 nell’indagine antimafia internazionale “New Bridge” tra la Sicilia e gli Stati Uniti. Infine l’arresto di Liga nel gennaio del 2018 da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo che hanno dato esecuzione ad un provvedimento dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia, la già citata operazione “Legame”. Ieri la conclusione della prima parte dell’inchiesta con la condanna a 12 anni e 4 mesi di carcere per Paolo Liga l’americano.

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