Accelerata sul depuratore di Castellammare del Golfo: “L’iter è in fase avanzata”

Lo fa presente il sindaco Nicola Rizzo dopo un’audizione della commissione regionale Ambiente del commissario straordinario unico per la depurazione, Enrico Rolle

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. “L’iter per la realizzazione dell’impianto di depurazione è in fase avanzata ed professore Enrico Rolle, commissario per la depurazione, nel corso di un’audizione all’assemblea regionale siciliana – alla quale ero presente, con l’onorevole Valentina Palmeri e l’assessore regionale all’Energia Alberto Pierobon –  ha affermato che i tempi di avvio saranno celeri”. Lo afferma il sindaco Nicola Rizzo dopo un’audizione della IV commissione regionale, Ambiente, Territorio e Mobilità, del commissario straordinario unico per la depurazione in Sicilia, il professore Enrico Rolle.

“L’audizione ha riguardato in dettaglio il depuratore di Castellammare. Ringraziamo il professore Rolle per le delucidazioni e l’attenzione. Le rassicurazioni su un possibile prossimo avvio ci rendono ottimisti -afferma il sindaco Nicola Rizzo- anche perché l’iter municipale è stato praticamente completato: l’autorità di bacino ha definito il declassamento del rischio nell’area dove dovrà sorgere il depuratore poiché a maggio abbiamo effettuato i lavori di completamento delle opere di mitigazione del rischio di caduta massi in contrada Cerri. Si trattava dell’ultimo passaggio che abbiamo velocemente portato a termine e adesso abbiamo chiesto un’accelerata al commissario unico che ci ha dato massima disponibilità. Continueremo a monitorare e seguire l’iter di un impianto necessario alla nostra città che lo attende da troppo tempo”.

Enrico Rolle, commissario straordinario unico per sbloccare i progetti di depurazione fermi da anni, ha a disposizione una contabilità speciale che comprende tutte le risorse, a partire dagli 1,8 miliardi della delibera Cipe n. 60 del 2012 con la quale è stato finanziato, con 23 milioni e 500 mila euro, il depuratore di Castellammare (18 milioni 500 mila euro per il depuratore di Castellammare e 5 milioni di euro per il sistema fognario di Scopello) perché tra i Comuni in procedura d’infrazione comunitaria per la mancata depurazione delle acque reflue. Infrazione per la quale l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea.

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