Alcart: il dramma dell’immigrazione nella mostra fotografica “Mediterraneo” di Nino Randazzo

ALCAMO. Il salvataggio di Kebrat, il sorriso di Malik ed il disegno di Tarek, ma Mediterraneo  è, soprattutto, il racconto di speranze, sofferenze, illusioni, violenze e morte. La mostra, realizzata da Nino Randazzo e Nuccia Cammara, è composta da 71 fotografie per ricordare e comprendere le storie che attraversano il Mediterraneo.

            “La maggior parte delle fotografie – spiega il giornalista Nino Randazzo – documentano la tragedia del 3 ottobre del 2013 quando, a mezzo miglio da Lampedusa, morirono 366 persone. Quella mattina ero l’unico giornalista presente sul molo Favaloro ed ho fatto ciò che avrebbe fatto qualsiasi altro giornalista, e cioè documentare la più grande tragedia del Mediterraneo. Quelle foto (tutte fornite gratuitamente a giornali, tv, agenzie di stampa e siti web, ndr) sono state pubblicate dai quotidiani di tutto il mondo facendo conoscere una tragedia diventata, purtroppo, senza fine”.

            Nelle 71 fotografie, tutte realizzate senza attrezzature professionali, ma utilizzando smartphone o tablet, c’è anche il racconto degli sbarchi al porto di Palermo.

            “Il mare che raccontiamo – ha spiegato Randazzo – non è quello che per noi è sinonimo di spensieratezza e vacanza, ma quello che è fatto di sogni e speranze che, troppo spesso, si sono trasformati in viaggi senza approdo. La nostra è una testimonianza, ma soprattutto è il tentativo di non far dimenticare queste terribili tragedie“.

La mostra sarà presentata il 12 Agosto alle ore 18 al caffè Nannini, contestualmente al libro “Lacrime di Sale” di P. Bartolo. Sarà possibile visitare la mostra dall’11 al 13 Agosto, ad Alcamo, nel Corso VI Aprile, all’interno della manifestazione Alcart – legalità e cultura.

 

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