“Messa in sicurezza e consolidamento del costone roccioso in prossimità del Castello”, interrogazione al Sindaco

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. I consiglieri comunali componenti del gruppo politico “Castellammare 2.0”, hanno presentato un’interrogazione  sui lavori di “Messa in sicurezza e consolidamento del Costone Roccioso su cui si erge il centro storico di Castellammare del Golfo in prossimità del Castello di viale Zangara – a cala Marina – intervento volto alla mitigazione del rischio idrogeologico (046-9CS-145)”.

 “Premesso che con determina sindacale n.102 del 24/12/2009 l’A.C. ha conferito incarico di consulenza specialistica finalizzata alla realizzazione del progetto in oggetto; Che negli anni si sono succedute in maniera costante richieste di integrazioni e aggiornamenti in virtù di modifiche normative, finalizzate a consentire all’ente di partecipare alle varie misure di finanziamento relative alla difesa del suolo e alla mitigazione dei dissesti idrogeologiche; Che il suddetto progetto è stato approvato con delibera di G.M. n. 413 del 30/12/2013; Che a seguito di richiesta di finanziamento presentata, l’intervento, veniva inserito negli strumenti della programmazione unitaria di coesione – patto per la Sicilia 2016 – nell’elenco del prospetto allegato “A” , MASTERPLAN DEL MEZZOGIORNO – PATTO PER IL SUD – REGIONE SICILIA e veniva individuato con il codice id.1093 di pag.23, giusta delibera della giunta Regionale n. 301 del 10 settembre 2016 (con la quale veniva approvato il “Patto per lo sviluppo della Sicilia”). Il Commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico , comunicava al Comune di Castellammare, che l’intervento in oggetto trovava fonte di finanziamento nel “patto per il Sud” di cui al DPCM 15 settembre 2015 poi dettagliatamente descritte nella delibera cipe DEL 10 AGOSTO 2016 cui segue l’elenco dell’allegato “A”, della deliberazione della giunta regionale n. 301 del 10 settembre 2016 . E sollecitava l’ente a contattare l’ufficio per pianificare le azioni di carattere tecnico e amministrativo finalizzate alla concessione del finanziamento e alla realizzazione dell’opera.

Successivamente – scrivono nell’interrogazione i consiglieri – con nota prot. N. 3449/uC del 19 giugno 2017, pervenuta al protocollo generale del Comune  con prot. N.1027190 del 20 giugno 2017, l’ufficio del Commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (soggetto attuatore) inviava la richiesta di trasmissione del progetto esecutivo e atti amministrativi per consentire di avviare le procedure di attuazione dell’intervento. Successivamente con nota prot. N.5181 del 25 settembre 2017, l’ufficio del Commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (soggetto attuatore) sollecitava l’ente alla trasmissione del progetto esecutivo e degli atti amministrativi per consentire di avviare le procedure di attuazione dell’intervento. Poiché il Comune non aveva la disponibilità economica per dare incarico alla redazione del progetto esecutivo, e visto il D.A. n.72/Gab. D,A, 20 dicembre 2017 fondo di progettazione con cui l’assessorato delle infrastrutture e della mobilità – dipartimento tecnico area 1, istituiva il “fondo di rotazione in favore degli Enti Locali destinato esclusivamente alla copertura finanziaria delle somme occorrenti per la redazione della progettazione e di quelle eventuali necessarie per l’approvazione dei progetti riguardanti interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente degli interventi del ciclo 2014/2020, giusto avviso pubblicato in GURS n.7 del 9 febbraio 2018 con il quale venivano definite le modalità di utilizzazione del fondo di rotazione in oggetto indicato, l’ente pubblico, con prot. N.12157 del 09 marzo 2018 partecipava al bando e trasmetteva alla regione Sicilia, dipartimento regionale tecnico la domanda per l’accesso al fondo di rotazione secondo le modalità previste dal bando, con allegata PEC di trasmissione inviata in data 12/03/2018 prot. 12160 del 11/03/2018, cui successivamente con prot. N 13202 del 15/03/2018 integrava documentazione cartacea, come previsto dal bando. Con il provvedimento n. 016319 del 22/01/2019 trasmesso via mail, è già stato indicato ai comuni meritevoli del finanziamento come procedere all’attuazione.

Quanto sopra premesso,  – concludono – con la presente Le chiediamo quale è lo stato di attuazione  dei lavori, non essendo a conoscenza dell’avvio del progetto esecutivo che può significare parecchio per la città essendo ipotizzabili interventi che possono cambiare il volto stesso dell’intera zona. Manifestiamo anche la nostra preoccupazione per il rischio   di perdita del finanziamento che vanificherebbe tanta fatica privandoci di un’opera che continuiamo a considerare importante”.

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