Castellammare, chiusa la Palestra “A. Galante”: “Vietato accesso all’unica palestra agibile della città”

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Chiusa fino a data da destinarsi la palestra Angelo Galante (ex Pitrè). Questa volta non si tratta di problemi con il parcheggio o di sicurezza, ma questa volta il problema sarebbe legato ai bagni, alle infiltrazioni d’acqua sotto il tetto e presso un ingresso (adiacente alla scuola, e di passaggio obbligato per chi dalla scuola accede alla palestra). “Si tratta – spiega in una nota la Splash basket – di problemi che persistono da anni e che sono stati fatti più volte presenti alle amministrazioni che si sono susseguite, e che non hanno mai messo in dubbio la possibilità di fare sport nell’Unica palestra Comunale di Castellammare del Golfo, e che venerdì, senza preavviso, hanno causato la chiusura di quest’ultima, chiusura valida soltanto per le società e non per la scuola.  Motivazioni che a nostro parere sono risolvibili senza vietare l’accesso alla palestra (se non funziona il bagno, allora si potrebbe chiudere momentaneamente lasciando l’edificio accessibile; se non si può accedere da una porta si potrebbe chiudere quell’ingresso perché la palestra ha 6 ingressi su 3 lati), ma soprattutto in questa chiusura non si tiene conto del fatto che la Palestra Angelo Galante è l’unica palestra in cui è possibile fare Basket (su tre palestre con parquet nessuna è agibile), sport di cui il nostro paese vanta una tradizione importante. L’Asd SPLASH (unica società di Basket castellammarese) è fortemente amareggiata – scrivono – per l’ennesimo atto volto a cancellare qualsiasi tipo di attività sportiva diversa dal calcio a Castellammare, già ad ottobre la palestra è stata chiusa impedendo di fatto la possibilità della società di partecipare a qualsiasi campionato federale e giovanile, ora viene chiusa impedendo un gruppo di ragazzini di allenarsi (che nonostante tutto per amore di questo sport ha continuato a frequentare i corsi) senza considerare l’importanza che ha lo sport nello sviluppo dei bambini, non solo a livello fisico, seno pure cognitivo, di valori e di crescita come personale. La nostra associazione è nata con la voglia di far rinascere lo sport che amiamo, in circa 6 anni le difficoltà sono state tantissime, ma nonostante tutto abbiamo portato avanti il nome del nostro paese arrivando due volte in finale di campionato, ma non potevamo immaginare che fare sport a Castellammare sarebbe stato così difficile.

L’impressione è quella che a Castellammare non siamo i benvenuti, che i nostri sacrifici, il nostro impegno non sia gradito, che si preferisce chiudere gli spazi pubblici anche quando non c’è la necessità, piuttosto che trovare le soluzioni per dare la possibilità ai nostri ragazzi di fare lo sport che preferiscono. Di questo – concludono – siamo amareggiati, speriamo che un giorno le cose cambino, e speriamo che quel giorno ci sia ancora qualcuno con la passione e la voglia di portare avanti attività iniziative per questo sport che è la storia di Castellammare”.

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