Nuove minacce di morte a Borrometi

Il giornalista siciliano da tempo vive sotto scorta e lavora a Roma

Una nuova grave minaccia nei confronti di Paolo Borrometi, il giornalista siciliano da anni nel mirino della mafia per la sua attività di reporter d’inchiesta contro le attività della criminalità organizzata. Borrometi ha ricevuto, secondo quanto riporta il sito Interris.it, un messaggio minatorio che, in siciliano, recitava “Picca nai”, letteralmente “Poco ne hai” cioè “Ti è rimasto poco tempo”. Un testo breve, contenuto in una delle tre buste recapitate presso la sede romana di Tv 2000 e composto con ritagli di giornale. Una chiara minaccia di morte che il reporter ha denunciato ai Carabinieri in forma di querela, nella quale ha riportato nei dettagli la consegna e l’apertura del plico. Borrometi è ospite fisso una volta a settimana del programma “L’Ora Solare”, trasmesso su Tv2000: ed è proprio nella portineria dello stabile dove si trova la redazione che il messaggio è stato recapitato in forma di anonimato e accompagnato da tre chiodi. “Questa mattina una lettera con pesanti minacce di morte è stata recapitata al nostro giornalista Paolo Borrometi presso la sede della Tv”, ha poi comunicato Tv2000. “Ti manca poco” è stato scritto “con indubbio linguaggio mafioso utilizzando ritagli di giornale. La lettera è stata subito consegnata agli inquirenti che l’hanno valutata molto seriamente e hanno già avviato le indagini del caso”, si legge in una nota dell’emittente della Cei. “A Paolo, che già da anni vive sotto scorta, va la solidarietà e l’affetto della direzione di Tv2000, del consiglio di amministrazione di Rete Blu e di tutti i dipendenti della emittente – prosegue il comunicato -. Siamo convinti che il modo migliore di rispondere a questa nuova grave e vile intimidazione è continuare ad essergli vicini nel suo lavoro giornalistico di denuncia della mafia e di racconto della realtà positive che la contrastano nei diversi ambiti della società”.”Un impegno che Tv2000 ha fatto proprio e dal quale certamente non tornerà indietro. Al carissimo collega Paolo non mancherà – come sempre, siamo sicuri – il sostegno dell’intero mondo dell’informazione e delle autorità preposte a vigilare sulla sua sicurezza”, conclude.
A Paolo la direzione e la redazione di Alqamah rinnovano sincera solidarietà.
fonte rainews
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