Missionario alcamese morto a Roma, processo da rifare

Da rifare il processo all’automobilista romano che ne 2013 investì e uccise a Roma Padre Pietro Lombardo, il missionario alcamese che viveva in Congo, definito “Pigmeo tra i Pigmei”

ROMA. La corte di cassazione ha annullato la sentenza della corte di appello di Roma che aveva assolto Cupparo Antonino, Per l’omicidio colposo in danno di padre Pietro Lombardo, il sacerdote alcamese, missionario nel Congo, che nel 2013, in occasione del suo rientro in Italia era stato investito da un giovane automobilista romano, risultato poi positivo alla cocaina.
La vicenda processuale aveva visto prima la condanna dell’imputato, da parte del Tribunale di Roma, e poi l’assoluzione della corte di appello.
La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso degli avvocati Baldassare Lauria e Laura Ancona, che rappresentano i familiari della vittima, ha rimesso tutto in discussione annullando l’assoluzione.

“La corte ha rilevato la grave colpa dell’imputato, peraltro risultato positivo alla cocaina, adesso il giudice, a cui è stato rinviato il processo, dovrà solo quantificare l’entità dei danni patrimoniali e morali. Sono soddisfatto, – ha affermato l’Avvocato Baldassare Lauria – è stata data giustizia ad una morte assurda, cui è stato vittima un uomo che ha speso la sua vita al servizio di comunità disagiate africane”. Padre Lombardo veniva definito “Pigmeo tra i Pigmei” per il suo forte legame con il Congo dove ha trascorso gran parte della sua vita.

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