I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo, con le sue stazioni ed equipaggi dell’aliquota radiomobile, hanno svolto, nella giornata di giovedì 5 aprile 2018, un servizio coordinato di controllo del territorio all’esito del quale sono state tratte in arresto ben quattro persone per il reato di furto aggravato, tre nel comune di Mazara del Vallo e una in quello di Campobello di Mazara.
In particolare, a Mazara del Vallo sono stati arrestati tre castelvetranesi: Pisciotta Maurizio di anni 32, Camerino Danilo di anni 34 e Tortorici Gaspare di anni 28. I citati soggetti, sono stati sorpresi all’interno di un immobile situato in Contrada Affacciata, dagli equipaggi della Stazione e dell’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri, sottoposto a vincolo giudiziario, poiché di proprietà di una società in fallimento per la quale è stato nominato curatore fallimentare.
Chiesti chiarimenti sulla loro presenza sul posto i malviventi non sapevano dare una risposta esaustiva ai militari i quali, dopo gli approfondimenti di rito, hanno infatti ricostruito come i soggetti si fossero arbitrariamente introdotti all’interno dell’ immobile asportando numerosi materiali ferrosi (principalmente dei tubi in ferro dell’impianto idrico di quella struttura, raccordi in ottone e cavi di rame), tagliati dal Tortorici mediante l’utilizzo di una smerigliatrice collegata a relativo gruppo elettrogeno portato sul luogo per perpetrare più velocemente il furto. Il Camerino e il Pisciotta si stavano invece adoperando per la sistemazione della refurtiva a bordo di un fiat doblò, di proprietà del Tortorici. Complessivamente oltre 200 kg il peso del materiale edile trafugato e già caricato.
A Campobello di Mazara, invece, i Carabinieri della Stazione, hanno concentrato la loro attenzione nelle aree rurali e, in quella Contrada Auria, sorprendendo un uomo, poi identificato in Giovanni Cangemi, 45 enne di Castelvetrano, intento a caricare a bordo del suo ciclomotore numerose piante di carciofi. I Carabinieri hanno sin da subito percepito che sul luogo non fosse presente il proprietario e che quei carciofi fossero stati rubati, quindi provvedevano all’arresto del Cangemi ed alla restituzione di oltre 100 KG di refurtiva recuperata all’avente diritto.