Contrarietà di Alcamo Bene Comune per le tariffe che riguardano gli impianti sportivi

Lo scontro nell’ultima riunione della Consulta dello Sport non è passato inosservato, anche agli esponenti dell’opposizione. Tra questi Alcamo Bene Comune che in un comunicato esprime la propria idea:

“Lo sport non è un gioco!
L’importanza e il valore sociale dello sport all’interno di una comunità non possono essere superati da esigenze di cassa di un Ente.
Lo sport è cultura e questa amministrazione ha dimostrato di saperlo bene, a parole, quando propose il suo programma di governo agli elettori alcamesi.
Riportiamo testualmente dal sito del Movimento 5stelle: “l’obiettivo del m5s consiste nel fornire a tutti i cittadini, gli strumenti necessari nonché le condizioni ideali per sviluppare una cultura sportiva….”
Gli elettori meritano che alle parole facciano seguito i fatti. Non è forse questa la politica di cambiamento che gli alcamesi hanno dimostrato di desiderare?
Malgrado siamo ben consapevoli che le tariffe per la fruizione dei “contenitori culturali” siano previsti dalla legge, riteniamo, con fermezza, che le scelte di chi ha l’onore di rappresentare i propri concittadini debbano sempre muovere dalle esigenze concrete del territorio, da un’attenta volontà di incentivare tutto ciò che rappresenta linfa vitale, occasione positiva per creare buon indotto per la città. Ascoltare le parti sociali per poi calare le scelte nella realtà che si amministra, coniugare la scelte politiche alle conseguenze che concretamente la comunità subirà è la principale prerogativa che deve muovere un buon politico.
Per questo avrebbe avuto senso un confronto preventivo, e non successivo, con la Consulta dello Sport e con le altre parti sociali interessate, come avevamo chiesto promuovendo, in consiglio, una pregiudiziale ad hoc, puntualmente bocciata dalla maggioranza.
Abbiamo manifestato in Consiglio il nostro disappunto sulla scelta della maggioranza 5stelle di prevedere un tetto massimo che avrebbe comportato un possibile aumento, addirittura di circa il 500%, delle tariffe per la fruizione degli impianti sportivi (tra gli altri contenitori culturali).
Con lo spirito costruttivo che da sempre ci precede, abbiamo comunque proposto un emendamento al fine di limitare questo rischio, abbassando il tetto massimo entro cui il Sindaco dovrà poi stabilire l’ammontare delle tariffe in questione.
Non approviamo il metodo!
Riteniamo che chi si impegna con dedizione, passione e tanti sacrifici per lo sport, come per la cultura, meriti di avere riconosciuti servizi adeguati e poi, solo dopo, possa essere chiamato a pagare una tariffa che, anche se innalzata, potrà comunque essere ritenuta congrua.
Riteniamo che compito degli amministratori, ciascuno nel proprio ruolo, sia quello di semplificare la vita dei cittadini, partendo innanzi tutto da un necessario confronto preventivo con le rappresentanze sociali e mostrando verso queste una imprescindibile sensibilità.
Abc manifesta, dunque, tutta la propria solidarietà verso la ormai numerose associazioni sportive che, per le grandi difficoltà che da questa decisione deriveranno, hanno dichiarato di sospendere le proprie attività e si impegna, per quanto nelle sue possibilità, ad attivarsi per raccoglierne le istanze e per fronteggiare questo momento particolarmente complesso”.

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