D’Alì indica il nome per la corsa a Sindaco: “Tallarita il nostro candidato”. Ma arriva un secco “no”

Tonino D’Alì indica il nome del promotore dell’autonomia di Misiliscemi per la corsa a sindaco della città. Ma riceve un pesante “no”: “grave che non sia stato interpellato” dice Tallarita

TRAPANI. L’ex Senatore forzista Tonino D’Alì ha indicato il nome di quello che potrebbe essere il candidato alla carica di Sindaco della città di Trapani alle prossime elezioni amministrative. Si tratta dell’arch. Salvatore Tallarita, promotore dell’Autonomia di Misiliscemi: “Vista l’attuale situazione politico-istituzionale della nostra città,- commenta D’Alì – la cui integrità e centralità in un innovativo disegno istituzionale rimane indispensabile allo sviluppo del vasto territorio trapanese; considerata la coincidenza temporale della consultazione referendaria di Misiliscemi e del rinnovo della Amministrazione comunale che abbiamo il dovere civico di rendere positiva e non conflittuale; considerato che nel corso di approfonditi confronti ho riscontrato nell’arch. Salvatore Tallarita ampia condivisione del progetto della Grande Città, anche se da Lui immaginato con diverse modalità di percorso, ma con eguale contenuto di obiettivo finale: propongo a tutti coloro che oggi ancora si affannano a cercare una vana intesa su infinite iniziative più o meno civiche di corto respiro, che quotidianamente vengono annunciate a sostegno di più candidati sindaci, di essere tutti d’accordo nel  convergere sul nome dell’arch. Salvatore Tallarita come prossimo candidato sindaco di Trapani”.

L’oramai ex senatore trapanese irrompe quindi nella vigilia elettorale trapanese, dove il voto per eleggere sindaco e Consiglio comunale è previsto per il prossimo  mese di giugno, con una indicazione che può dirsi clamorosa. D’Alì poi conferma che sulla politica trapanese vuol continuare a dire la sua e con la sua indicazione prende le distanze dalla candidatura dell’ex suo enfant prodige Giuseppe Guaiana.  D’Alì dice di apprezzare parecchio Tallarita che è noto essere il promotore del referendum per l’autonomia delle frazione trapanesi dell’area cosiddetta di Misiliscemi: “essendo riuscito a portare avanti con tenacia una iniziativa che, al di là del fatto che possa essere da tutti condivisa o meno, rappresenta l’unica concreta novità istituzionale nel territorio degli ultimi anni, a salvaguardia delle legittime aspirazioni di attenzione e sviluppo delle ampie e popolose porzioni del territorio comunale oggi oggetto della proposta di distacco, a salvaguardia della coesione istituzionale del territorio trapanese, evitando che la proposta della creazione di un nuovo Comune , porzione dell’attuale, possa intendersi come fattore di frantumazione ed ulteriore indebolimento di “Drepanum Urbs Invictissima”, e foriero di incremento di spesa pubblica.  Auspico – continua D’Alì –  che la mia proposta venga interpretata ed accolta dallo stesso arch. Salvatore Tallarita, da tutti i Trapanesi di buona volontà e dalla maggior parte di coloro che in questo momento sono alla sana ricerca di un punto di coesione di molte proposte di auto candidatura, quale opportunità per tutte le componenti territoriali e sociali, senza esclusioni, gelosie o mortificazione di alcune di esse, nel concorrere al progetto della “Grande Città”, realizzato anche con forme innovative di aggregazione, che la Costituzione Italiana consente in virtù del principio di autodeterminazione degli enti locali, e che rimane il faro di ogni possibilità di moderno sviluppo del nostro territorio e dei suoi abitanti”. Adesso si attende la risposta di Tallarita.

Salvatore Tallarita ha risposto al senatore D’Alì con un post sulla sua pagina di Facebook. La sintesi del suo pensiero rispetto alla proposta del senatore D’Alì di candidarlo al sindaco è questa: no grazie, continuo con l’autonomia per Misiliscemi. Questo lo scritto integrale, doccia fredda per l’ex parlamentare trapanese che ancora una volta deve prendere atto che il suo ruolo politico non è più quello di una volta. Scrive Tallarita: “Apprendo di un mio coinvolgimento per concorrere alla carica di sindaco della città di Trapani. Sento il dovere di precisare quanto segue:

1) non sono stato mai coinvolto da nessuno in un confronto che portasse a tale conclusione;
2) la mia azione è solo finalizzata a dare dignità alle contrade e tale dignità può passare solo se la maggioranza dei cittadini voterà SI al referendum per concretizzare il comune di MISILISCEMI, in quanto ritengo che non esistano altre vie.
Ringra
zio tutti i miei amici per l’affetto e il sostegno dimostratomi ma il mio impegno prima di tutto è rivolto al progetto MISILISCEMI COMUNE.”

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