Massimo Melodia (Sicilia Futura): “Chi fa ostruzione ai nostri uomini ed alle nostre donne prende la metà dei nostri voti”

Le elezioni regionali ci hanno dato un quadro politico alcamese che vede Sicilia Futura ben affermarsi, anche se non riesce a eleggere Giacomo Scala, salvo novità sul ricorso presentato.

ALCAMO. Sicilia Futura ad Alcamo rappresenta un partito che può incidere, di conseguenza ci si pone la domanda di come agirà e che direzione si darà. Per sapere questo abbiamo sentito Massimo Melodia, Segretario di Sicilia Futura ad Alcamo, anche per parlare di voci di nuovi “approdi” e del futuro del centro sinistra.

Sicilia Futura ad Alcamo, grazie al risultato elettorale raggiunto alla scorsa tornata elettorale regionale, rappresenta una forza politica di peso. Quali le prossime mosse?

La responsabilità che gli elettori ci hanno consegnato con il grande risultato delle regionali ci pone al lavoro per iniziare a costruire da subito ad una alternativa politica per la Città di Alcamo. In tal senso abbiamo costituito 4 gruppi di lavoro ciascuno per ogni tematica :

1) Area Economica/Attività Produttive

2) Area Lavori Pubblici ed Urbanistica

3) Area Cultura/Sport/Spettacolo

4) Area Sociale.

Ciascuna di queste aree si esplicita poi in particolari attività di intervento con idee e modalità di realizzazione. Vorremmo sottoporre al confronto le nostre idee con tutti quelli che hanno a cuore la città di Alcamo a cominciare dalle forze sindacali, l’associazionismo di impresa e di categorie sociali. Questo è il nostro modo di agire o come preferite le nostre mosse. Con semplicità ma con la competenza che viene riconosciuta ai nostri uomini ed alle nostre donne. Su questa scia ci continuiamo a muovere.

Una forza politica che sembra essere diventata una “buon porto”, infatti voci di corridoio fanno pensare ad approdi, prossimi, di politici in piena attività provenienti da altri partiti, nell’arco del centrosinistra. Magari qualche ex amministratore. Sono voci fondate?

Le recenti elezioni regionali hanno espresso un dato politico importante a partire dal quale si possono fare tutti i ragionamenti che si vogliono. Dopo le comunali che hanno consegnato la città ai giovani pentastellati, c’è stata in consiglio comunale e nella politica in genere, una opposizione eterogenea che spesso ha camminato divisa. Sicilia Futura con il consigliere Giovanni Calandrino e con gli amici che hanno condiviso la mia segreteria politica hanno espresso una opposizione attenta sui temi più importanti che hanno riguardato la nostra città. Ciò è stato premiato dall’elettorato e assieme al prestigio della candidatura di Giacomo Scala hanno permesso al nostro movimento di diventare il secondo partito ad Alcamo in termini di consensi. Questo ha fatto di Sicilia Futura un partito politico serio non appetibile. La gente si continua ad avvicinare a noi e ci mostra interesse ed entusiasmo. Si informa, dice la sua, partecipa. È naturale che un movimento come il nostro fatto di persone con grandi competenze con esperienza ma con un modo di fare politica che mette al primo posto lo stare bene insieme, aggrega. Noi siamo aperti a tutti. E questo in città si vede, si sente e si percepisce.

Invece parlando degli avversari politici, la posizione di Sicilia Futura è sempre stata critica nei confronti dell’Amministrazione alcamese, ma questa opposizione sembra non trovare consensi. E’ una questione di linea politica? Di momento storico poco propenso a chi rappresenta la cosiddetta vecchia politica? O è questione di tempo?

Intanto sfatiamo il mito che l’opposizione politica in città non trova consensi. I 5 stelle amministrano Alcamo da quasi 2 anni, hanno un deputato regionale ed uno europeo. Eppure le forze politiche di opposizione, seppur divise, hanno il 70% dei voti ad ogni elezione. Alcamo con una partito come 5 stelle così rappresentata in tutti gli ambiti della politica dovrebbe volare ed invece sta colando a picco. L’acqua, i rifiuti e la mazzata della Tari, solo per citare alcune delle inefficienze o peggio catastrofi che hanno creato i 5 stelle. Noi per questo siamo critici, perché la città è critica. Ed in questo senso non ci vogliamo rassegnare a lasciare la città in mano alle incompetenze o peggio a certe arroganze. Con umiltà stiamo creando le basi di un progetto politico alternativo fatto di persone idee e modalità di realizzazione per queste idee. La gente non si prende in giro. Con quale faccia parlano del passato come il male assoluto. Con quale coraggio parlano delle macerie del passato per poi accorgersi che una di queste (tanto criticata come la cittadella dei giovani) è un gioiello non solo nella realizzazione ma nella possibilità di sviluppo che essa ha e contiene. Con quale onestà intellettuale parlano di taglio di stipendio o di reddito di cittadinanza senza (dopo 2 anni) non avere minimamente idea per realizzarla.

Le definizione di “avversari politici “, pensando al dibattito politico ad Alcamo interno al centrosinistra, certe volte sembrerebbe essere più appropriata in riferimento forze politiche che dovrebbero essere considerate “amiche”. Sicilia Futura con quale spirito sta affrontando e affronterà questo dibattito? Chiusura o apertura?

Noi siamo aperti a tutti. Non abbiamo nemici e gli avversari politici vengono da noi visti con rispetto e responsabilità. Noi abbiamo la consapevolezza di non avere la “scienza infusa”, per questo gli altri sono sempre visti come una opportunità. Sicilia Futura spesso viene vista con diffidenza e qualche volta con ostracismo, ma questo avviene più per piccineria umana degli altri che per strategia politica. Anche perché chi fa ostruzione ai nostri uomini ed alle nostre donne prende la metà dei nostri voti. In questo senso non c’è dibattito politico. Mica possiamo fare ragionamenti di questo tipo. Noi con rispetto per tutti, voliamo più in alto e guardiamo al futuro siamo di un altro livello rispetto a queste sciocchezze.

Quali principi dovrebbero portare ad un unione dei partiti e dei movimenti di centrosinistra? E quali quelli che dividono?

A me piacerebbe parlare di programmi, di cose da realizzare di contenitori da riempire di contenuti. Noi stiamo lavorando a questo grande progetto di alleanza per la città che coinvolga tutti al di là degli steccati ideologici che spesso si ergono per conservare il proprio orticello. Il rischio che si corre ed in questo occorre fare anche autocritica è quello della autoreferenzialità. Il centro sinistra se vuole davvero e di nuovo diventare proposta politica premiata dall’elettore deve partire da qui. Dalla capacità di includere e non escludere. Dalla intelligenza di capire che l’altro è una risorsa e non uno da sconfiggere. E poi ci vuole coraggio. Il coraggio di non rincorrere per forza e sempre i populismi ed il coraggio di partire dagli ultimi della nostra città.

 

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Eros Bonomo
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.