TRAPANI. Si è conclusa in questi giorni, a livello nazionale, l’operazione di contrasto alla pirateria del software denominata “UNDERLI©ENSING 3”, coordinata dal Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale della Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle hanno eseguito in contemporanea 121 ispezioni, presso le sedi di altrettante società dislocate sull’intero territorio nazionale, finalizzate al riscontro della regolare detenzione e utilizzo dei software impiegati nell’ambito delle varie attività economiche. ln ogni team operativo messo in campo dai Reparti territoriali, erano presenti gli “specialisti” della Guardia di Finanza, qualificati “C.F.D.A. – Computer Forensics Data Analysis”, esperti nell’esaminare e rilevare anche i contenuti più remoti e nascosti nelle memorie virtuali dei supporti informatici.
Al termine delle ispezioni, sono state riscontrate diverse modalità di commissione delle violazioni: dalla più comune forma di pirateria informatica – l’underIicensing, ossia l’installazione di un software su un numero maggiore di “macchine” rispetto a quello previsto dalla licenza – al crack, cioè l’utilizzo di programmi illegali che, generando una chiave o codice di attivazione, permettono la conversione di una versione “trial/home” ad una versione “completa/professional’, fino a casi di mislicensing, ossia l’uso inappropriato della licenza o del contratto acquistati, come ad esempio l’impiego imprenditoriale di un software in versione “education”.
Nel complesso sono stati denunciati 62 responsabili. In alcuni casi, inoltre, in aderenza alle prescrizioni contenute nel decreto legislativo n. 231 del 2001, è stata contestata anche la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche peri reati commessi nel loro interesse dagli amministratori aziendali. In ambito provinciale è stata eseguita n. 1 ispezione presso una società operante nel settore ingegneristico sita nel comune di Marsala, all’esito della quale sono stati sottoposti a sequestro n. 55 software e n. 10 personal computer, con la denuncia a piede libero del rappresentante legale della predetta società. Per il reato di violazione della proprietà intellettuale la normativa vigente nel nostro Paese (la legge n. 633 del 1941) prevede, in aggiunta alla violazione penale, anche una contestazione di natura amministrativa pari al doppio del valore di mercato del software illecitamente utilizzato.
L’operazione “UNDERLI©ENSlNG 3” sottolinea l’attenzione rivolta dalla Guardia di Finanza alla tutela del diritto d’autore connesso ai prodotti informatici. I risultati dell’ultimo triennio, a livello nazionale, vanno dai circa 300 software illegali sequestrati nel 2015, agli oltre 1600 programmi nel 2016. Nei primi 10 mesi di quest’anno sono stati oltre 1000 i software illecitamente installati o utilizzati riscontratati nel corso delle attività di servizio.