Omicidio Curatolo, chiesto ergastolo

Imputato dinanzi la Corte di Assise di Trapani è il pacecoto Antonio Braccino

Il pubblico ministero Rossana Penna ha chiesto l’ergastolo per  Antonio Braccino, 69 anni, agricoltore pacecoto, ritenuto uno dei responsabili dell’omicidio di Daniele Curatolo di 25 anni, bracciante, ucciso nel giugno del 2009.
A risolvere quello che venne definito il “giallo del vigneto” furono i carabinieri che, cinque anni dopo il delitto, misero a posto un primo tassello nell’intrigato puzzle dell’omicidio, con l’arresto del l’agricoltore. Per gli investigatori sarebbe stato lui a condurre la vittima sul luogo dell’assassinio, avvenuto in località Castellaccio Torre Arsa nelle campagne di Paceco, commissionandogli un lavoro: cospargere di zolfo il vigneto.
Daniele Curatolo venne freddato con dieci colpi di pistola. Il pacecoto venne fermato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trapani, su richiesta del sostituto procuratore Rossana Penna. Daniele Curatolo, intorno alle mezzanotte, si recò nell’appezzamento di terreno, assieme alla moglie e alla madre che rimasero in auto. Lì è stato crivellato di colpi. L’anziano agricoltore venne arrestato nel dicembre del 2014 con l’accusa di concorso in omicidio. Un anno dopo, i suoi legali, avvocati Vito e Giovanni Galluffo, fecero annullare, dalla Corte di Cassazione, il provvedimento del Tribunale della Libertà che aveva confermato l’ordine di custodia cautelare, emesso dal Gip. Nell’udienza del 3 ottobre, dinnanzi alla Corte d’Assise di Trapani, il Pm ha formulato la sua richiesta di condanna per l’imputato. Il prossimo 10 ottobre toccherà alle difese presentare le loro conclusioni, in giornata è prevista la sentenza.
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