CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Tornano alla carica i gruppi politici di opposizione al Comune di Castellammare del Golfo che accusano l’Amministrazione di “clientelismo”. I consiglieri di opposizione, con un nota congiunta, denunciano un presunto caso di “clientelismo” legato ad un incarico affidato alla moglie di un’assessore della giunta Coppola.
La nomina finita sotto la lente di ingrandimento dell’opposizione riguarda quella avvenuta direttamente tramite delibera di giunta alla moglie dell’Assessore ai Servizi Sociali Antonio Mercadante, l’avv. Antonella Maria Galante. La nota, firmata dai gruppi politici di “Area popolare”, “Cambiamenti”, “Castellammare Città Libera”, “Forza Italia” e “CastellammareSì”, parla di “affari di famiglia”.
“Incarichi alla moglie dell’Assessore, il Comune? Un affare di famiglia. – scrivono nella nota – Clientelismo senza fine. La peggiore Amministrazione che il nostro Paese abbia mai avuto sta per concludersi ma è ancora tempo di nomine e compensi. Questa volta tocca alla moglie dell’Assessore ai Servizi Sociali Antonio Mercadante, del gruppo “Siamo Castellammare”, che ha da poco ricevuto un incarico legale di oltre 5.000 €. Incarico arrivato direttamente dal Sindaco Coppola e ratificato da una delibera di Giunta Municipale di cui fa parte proprio il marito. Stiamo verificando la legittimità di questi atti – fanno sapere i consiglieri di opposizione – che se da un lato sembrano rispettare la norma dall’altro pongono una questione etica e morale gigantesca. Infatti il Comune di Castellammare del Golfo ha adottato nel 2012 la “Carta di Pisa”, un codice etico per i pubblici amministratori che si basa sul rispetto degli obblighi di onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità che qualificano l’esercizio delle funzioni di pubblica responsabilità da parte degli Amministratori. Principi che l’Amministrazione del Sindaco Coppola ha sin dal suo insediamento ripetutamente disatteso, riducendo il governo del Paese a una spregiudicata gestione familiare, fatta di figli, fratelli, sorelle, zii e nipoti. Censuriamo pubblicamente questo genere di condotte – concludono – e ci aspettiamo che vengano volontariamente assunte tutte le iniziative necessarie al ripristino dei principi di correttezza ed imparzialità”.
In merito il Sindaco Nicolò Coppola raggiunto da Alqamah.it replica: “Ci tengo a precisare che si tratta di un affidamento conferito per continuità con una precedente collaborazione, risalente al 2014, con cui l’avvocato Galante aveva avviato le procedure nei confronti dell’Eas ormai liquidata e che è in fase di restituzione delle reti ai Comuni. L’avvocato Antonella Galante avendo seguito l’iter in questi anni, era la più indicata per poter procedere in tempi brevi ad un’azione legale urgente riguardante il decreto ingiuntivo per il recupero credito del debito vantato dal Comune nei confronti dell’Eas. Solo per tali motivi, cioè perché si parla di un professionista che da 4 anni segue l’iter legalmente, è stato affidato l’incarico all’avvocato Galante. Il resto sono accuse strumentali. Tanto che l’avvocato Galante, appreso della nota diffusa dai gruppi consiliari, – conclude Coppola – ci ha comunicato che svolgerà l’incarico a titolo gratuito”.