E’ stato rigettato dal Tribunale di Trapani il ricorso secondo cui i ricorrenti, 101 lavoratori tutti assunti successivamente all’1.1.2001 dal Comune di Alcamo, hanno richiesto il rimborso delle trattenute contributive del 2.50%.
I contraenti chiedevano che venisse accertata e dichiarata l’illegittimità della trattenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione a far data dall’assunzione, in violazione dell’art. 1 del D.P.C.M. del 20.12.1999, e la conseguente condanna di parte resistente alla restituzione di quanto indebitamente percepito e trattenuto.
In sintesi, il ricorso è stato rigettato perché diversamente da quanto sostenuto dalle parti ricorrenti, risulta che l’Amministrazione resistente ha sì ridotto la retribuzione lorda nella misura del 2,50% dell’80% della retribuzione, ma non già a titolo di rivalsa per contributi previdenziali ex art. 37 del D.P.R. n. 1032/1973, bensì ai sensi del D.P.C.M. sopra richiamato. Il Giudice del Lavoro dunque ha riconosciuto la legittimità dell’azione operata da parte del Comune di Alcamo.
Sono contento, dichiara l’Assessore al personale del comune di Alcamo Fabio Butera, perché la razionalità ed il diritto hanno prevalso fin dal primo grado. Sembra che questo Ente sia, in questi giorni, oggetto di presunte illegittimità ritenute perpetrate a danno dei dipendenti. Credo invece in tutta onestà, che il Comune tratti bene e con puntuale applicazione delle norme e dei regolamenti, tutti i suoi dipendenti. La prospettiva corretta, secondo noi, è quella di guardare alle potenzialità di sviluppo dell’organizzazione del lavoro del nostro Comune che, pur non essendo ad oggi quella ottimale, può essere messa molto più a frutto, a vantaggio della collettività.