Scontro sulla radioterapia

Poma (Forza Italia) attacca, Bavetta (Asp) replica

«La questione radioterapia a Trapani è un ritornello che va avanti da tanto, troppo tempo». Lo ha dichiarato nei giorni scorsi il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Peppe Poma. «Dispiace che qualcuno faccia confusione sulla realizzazione della radioterapia a Trapani, spero in buona fede, visto che una materia etica come è la salute dei cittadini non dovrebbe essere strumento di polemiche politiche. Allora, precisiamo che la gara per la progettazione esecutiva dei lavori di ampliamento dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, e della radioterapia è già stato aggiudicato dalla nostra azienda per la somma  di 361.956,51, oltre Iva». E’ la risposta che è giunta oggi dal commissario dell’Asp Giovanni Bavetta. Botta e risposta e certamente non sono state le prime e non saranno le ultime a fronte degli impegni elettorali prossimi venturi. Le regionali di novembre e le prossime amministrative di Trapani che dovrebbero essere indette dopo il forfait elettorale dello scorso giugno. Poma è stato severo sul tema radioterapia:«Si tratta di una storia infinita usata spesso per fini propagandistici – continua Poma -. Nell’agosto del 2015 l’assessore regionale alla salute Gucciardi ha dichiarato pubblicamente che la radioterapia a Trapani sarebbe stata una sua priorità. A distanza di due anni esatti ha ribadito il concetto, specificando che “presto”, dopo Mazara, toccherà anche a Trapani. Tuttavia, ancora pare che la situazione sia in alto mare. Ancora oggi si parla dell’aggiudicazione della gara, relativa alle indagini geognostiche, finalizzate ad uno studio geologico sull’area dove dovrà sorgere quell’edificio (proprio nei pressi dell’ospedale Sant’Antonio Abate). Considerato il fatto che non crediamo che l’iter possa essere completato da qui a pochi mesi, la domanda, a questo punto, sorge spontanea: Quando quel sogno diventerà realtà?». «  Il progetto esecutivo – replica ancora Bavetta – prevede la realizzazione di una palazzina di quattro piani annessa all’attuale struttura e del bunker per la radioterapia che verrà realizzato nell’ultimo piano interrato (il secondo), per un importo complessivo delle opere da realizzare di  € 13.473.500 (già finanziato). Nel primo piano interrato è previsto il complesso operatorio (quattro sale) e nei due piani esterni 84 posti letto di degenza. Un bando ad hoc verrà effettuato per l’acquisto dell’acceleratore lineare per Radioterapia oncologica (dal costo presunto di oltre tre milioni di euro anche questo finanziato) che verrà installato nel bunker.  Cosa diversa è invece la previsione di un nuovo presidio ospedaliero per il capoluogo, annunciata lo scorso aprile dall’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il sottoscritto,  con la decretazione per eseguire le indagini geognostiche in una grande area, individuata in una contrada nei pressi di Milo. L’attuale ospedale Sant’Antonio Abate infatti è una struttura progettata negli anni ‘50 e completata nel 1968 e si sta avvicinando all’esaurimento della sua vita utile. Per questo l’ASP sta pianificando, nel medio termine, la realizzazione di una nuova struttura, progettata e realizzata secondo i canoni dei moderni ospedali, facilmente raggiungibile, che possa garantire alle future generazioni un’adaguata assistenza ospedaliera. Questo è quanto sta facendo la nostra azienda. Un’iniziativa che aveva avuto il plauso anche dalla parte politica avversa a quella dell’assessore. Per fare ciò però il primo passo è la previsione di un’area ospedaliera nello strumento urbanistico del comune di Trapani».

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